E' di nuovo emergenza veleni ad Avellino. Si sono registrati cinque sforamenti tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Tutta colpa dei roghi tossici con il triste fenomeno dell'abbruciamento delle stoppie, residui vegetali che caratterizzano questa fase della stagione con la lavorazione nelle colline dell'hinterland del capoluogo tra noccioleti e castagneti.
La conferma arriva dagli ultimi dati pubblicati nel report settimanale della Regione Campania.
Nelle giornate del 26 e 27 ottobre scorso, hanno registrato superamenti delle soglie massime di Pm10 consentite dalla legge (50 microgrammi al metro cubo) sia la centralina di via Piave che quella di via Oscar d’Agostino.
Secondo i dati aggiornati allo scorso 9 novembre, le due centraline sono arrivate a 15 e 19 superamenti dei limiti di legge. Si spera, comunque, che la città di Avellino possa chiudere il 2022 senza aver superato la soglia massima di 35 sforamenti fissata in un anno solare dalla legge.