Dramma povertà ad Avellino, aumenta la richiesta d’aiuto alla Caritas e la mensa dei poveri è sempre più affollata. Presidio prezioso di assistenza e carità, il dormitorio della Caritas diventa l'unico punto d ‘approdo di senzatetto, immigrati e bisognosi.
La mensa dei poveri, il biogno di aiuto che cresce
Ma nel centro di via Morelli e Silvati arrivano anche persone, che necessitano di assistenza sanitaria o psichiatrica e don Vitaliano della Sala lancia un appello alla prefettura, perché si coordini un tavolo operativo di assistenza, tra più enti per dare una risposta adeguata a chi ha bisogno di aiuto. Oltre cento pasti al giorno, 600 pacchi alimentari consegnati ogni mese e storie di disperazione, che si affollano all’ingresso del polo.
Manuel ha bisogno di assistenza
Come quella di Manuel, giovane nigeriano, che cammina spesso scalzo, rifiuta indumenti e scarpe dai volontari e non comunica. Manuel dorme nella cittadella della Caritas. Ma di giorno vaga in città, manifestando il suo disagio. Scalzo, isolato, bisognoso di assistenza preoccupa i volontari e lavoratori della Mensa. “vorremmo conoscere la sua storia, capire cosa lo rende così sofferente – spiega don Vitaliano-. Come Manuel, c’è Adam e altri bisognosi, anche italiani, a cui servono cure mediche e psichiatriche, che non possiamo dare Non si può fare finta di nulla. La legge prevede la garanzia di tutela sanitaria per ogni persona. Senza contare che per noi è troppo spesso difficile gestire situazioni di grande criticità. Serve un tavolo a cui siedano tutti gli enti , per fornire servizi adeguati “.
basta indifferenza serve sostegno
Gli occhi di Manuel il suo sguardo perso, preoccupano i volontari della rete Caritas, che invitano l’azienda sanitaria a fornire supporto. “non parla e non ci racconta cosa gli sia accaduto prima di arrivare ad Avellibo – spiega Don Vitaliano-. Lui come altri vivono qui, vagano per la città nell’indifferenza collettiva. Non si può fare più finta di niente”.