Avellino, agente penitenziario salva famiglia in A16: "Poteva essere una strage"

La lettera: con altri agenti ci hanno salvati, sono eroi e veri servitori dello Stato"

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Avellino.  

Non ha esitato a fermarsi e a prestare soccorso ad una famiglia, rimasta in panne in auto in autostrada, salvando vite ed evitando conseguenze ancor più gravi. Agente penitenziario di Avellino eroe, interviene in A16 evitando una strage, e la famiglia, protagonista di questa avventura a lieto fine, ha deciso di indirizzare una lettera al comandante della polizia penitenziaria di Avellino, per raccontare l'eroico intervento dell'agente e di altri suoi colleghi. 

La lettera di ringraziamento

“Gentilissimo comandante Attilio Napolitano, mi rivolgo a lei in quanto non conosco l’agente di Polizia Penitenziaria (può darsi che sia un graduato facente parte del comando di Avellino) che ha prestato soccorso a me e alla mia famiglia il 20 settembre scorso sull’autostrada A16, tra Baiano e Avellino Ovest, tra le ore 14.00 e le 15:00.

Strage evitata in A16

Sento il dovere di segnalare la solerzia e la professionalità di tale persona, che senza indugio non appena si è accorto del grave pericolo in cui ci trovavamo, si è fatto in quattro per aiutarci e per scongiurare una vera e propria strage, grazie anche agli altri colleghi arrivati poco dopo e che sono stati preziosissimi.

I pericoli in autostrada

Ho ripercorso proprio ieri tale autostrada e, nel rivedere il punto in cui siamo rimasti in panne con la mia auto, mi sono reso conto ancora di più di quanto sia stato provvidenziale il soccorso prestato da tale funzionario della Polizia Penitenziaria e dai suoi colleghi, in quel punto la carreggiata si restringe, manca la corsia di emergenza c’è scarsa visibilità e sopraggiungono auto e camion ad alta velocità.

Agente penitenziario eroe

Spero di poterlo incontrare un giorno per ringraziarlo ancora una volta di persona se mai anche con i suoi colleghi.
Intanto chiedo a lei di manifestare la mia più profonda gratitudine per il gesto e per la grande professionalità dimostrata dai dipendenti pubblici che avrebbero altre competenze ma che evidentemente si sentono prima di tutto servitori dello Stato e al servizio del cittadino.”