Svolta per la piscina, il Comune di Avellino sana il debito di 3 milioni

Ora si dovrà accelerare per il nuovo bando e assegnare la struttura chiusa dal 2020

svolta per la piscina il comune di avellino sana il debito di 3 milioni
Avellino.  

Si muove qualcosa nella vicenda della piscina comunale di Avellino chiusa da quasi tre anni. Forse presto per parlare di svolta ma arriva una notizia comunque importante. Il Comune ha chiuso una transazione con il credito sportivo per sanare il debito di quasi tre milioni di euro che gravava sulla Polisportiva di via De Gasperi.

La novità

“Un passo importante - spiega il consigliere di maggioranza Diego Guerriero – ora si acceleri per il nuovo bando per assegnare la piscina e restituirla alla città. “Il nodo della riapertura della struttura rimane per Guerriero ma a breve arriverà in aula una transazione che consentirà di risparmiare almeno 400-500 mila euro. La città aspetta da troppo tempo la riapertura della piscina, speriamo con questo atto di aver chiuso l'aspetto economico".

"Inoltre, altro aspetto significativo e da non sottovalutare, aiutiamo il predissesto con il pagamento di questo debito affinchè la Corte dei conti ci faccia uscire quanto prima da questa condizione di difficoltà per l'ente. Certo, ben presto andrà fatta anche una verifica degli impianti e un piano di consistenza della struttura per capire se sono necessari, come temo, interventi di manutenzione ma ora si possono programmare le cose con maggiore serenità".

La storia della piscina

E' dal marzo 2020 che la piscina comunale di Avellino è chiusa. Da quasi tre anni cancelli sbarrati alla Polisportiva di via De Gasperi, cartelli ormai cancellati e sbiaditi dal tempo, erbacce, degrado, costose attrezzature lasciate abbandonate all'esterno e struttura che presenta chiari segni di ammaloramento sulla facciata.

Prima l'esplosione del Covid e il lockdown del 2020, poi un bando non adeguato e ora i ritardi per pubblicarne un altro, più volte annunciato dal sindaco Gianluca Festa ma che si è sempre scontrato con imprevisti burocratici e amministrativi. In precedenza la struttura era gestita dalla famiglia Cesaro, poi estromessa nel 2018 da un'interdittiva antimafia della Prefettura di Napoli.

La piscina, un tempo fiore all'occhiello della città, è solo l'ultimo capitolo di una gestione delle strutture sportive in città che, è il caso di dire, "fa acqua" da tutte le parti. In primis il Partenio- Lombardi che sogna il grande restyling annunciato dal presidente dell'Us Avellino Angelo D'Agostino ma con i lavori ancora fermi al palo.