Contro la crisi energetica cosa può fare un ente comunale? Secondo i consiliglieri di minoranza di cesinali si può cominciare col mettere a disposizione di chi ne ha bisogno i locali risaldati dell'aula consiliare del Comune.
Nella serata di ieri è stato inviato all’ufficio protocollo del comune di Cesinali un ordine del giorno con la richiesta di tornare al dibattito consiliare dopo l’ultimo consiglio comunale del 30 luglio. Tra le interrogazioni e le mozioni presentate, c'è appunto la richiesta di aprire al pubblico l'aula consiliare. Vittorio De Girolamo, Carmen galluccio e Claudio petrozzelli spiegano in una nota la ragione di questa interrogazione definita di estrema urgenza.
"Sappiamo tutti come l’attuale crisi energetica, dovuta alle speculazioni finanziarie e al conflitto in Ucraina, abbia comportato un rilevante aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, ponendo cittadini e cittadine a dover far fronte a esorbitanti aumenti delle bollette e mettendo in difficoltà molti nuclei familiari - in particolare quelli più deboli - e attività commerciali.
Per questo motivo, vista la presenza di un impianto fotovoltaico che garantisce all’edificio comunale un fabbisogno energetico utile ad autoalimentare le utenze elettriche e il riscaldamento delle sale comuni, abbiamo chiesto al sindaco di mettere a disposizione la sala consiliare, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16, a tutti coloro che sono impegnati in attività di smart working, studio e didattica a distanza. Un aiuto concreto per permettere alla cittadinanza di risparmiare importanti risorse per le utenze domestiche, ma anche un’idea per ottimizzare le risorse energetiche disponibili ed evitare gli sprechi. Siamo ben consapevoli che l’uso del fotovoltaico è strettamente collegato alle condizioni climatiche, ma crediamo sia un primo passo doveroso da parte dell’amministrazione per dimostrare vicinanza alla popolazione in difficoltà"