Scontro a distanza tra il sindaco di Avellino, Gianluca Festa e il manager del Moscati, Renato Pizzuti, sul progetto di ampliamento del pronto soccorso dell'ospedale. Un reparto sovraffollato da tempo, preso da assalto utenti della provincia e di buona parte del napoletano, al centro di dibattiti a polemiche per un servizio sempre più difficile da garantire.
Il manager vuole un pronto soccorso più grande
Il manager ha annunciato l'ok al progetto esecutivo del restyling, ma Festa ha chiarito che non lo autorizzerà se prima non ci sarà lo scambio di proprietà dei suoli: contrada Amoretta, allo stesso Moscati, il plesso di viale Italia al Comune. Un passaggio necessario, per il sindaco di Avellino, che chiede soluzioni efficaci per il capoluogo. “Non si consumino polemiche politiche sul caso ospedale - spiega Russo -. Lo stesso Manager, è bene precisarlo, non si è proprio presentato in consiglio comunale per il confronto. Si sta giocando sulla pelle dei cittadini. Alla fine, sono sempre loro a pagare il prezzo più caro.
Le attese in ospedale
"Una mia paziente, per dirla tutta, si è rotta il femore sabato. E’0 stata operata solo giovedì. Ampliare il pronto soccorso è uno dei passaggi strategici, con la necessaria assunzione di più sanitari, per poter rilanciare il nostro ospedale». Nel merito della questione, Russo ammette: «E’ chiaro che uno sforzo deve essere fatto da entrambe le parti. Così come è innegabile che l'assistenza debba essere migliorata».
Ugo Maggio (Davvero), presidente del consiglio comunale e urologo proprio alla città ospedaliera commenta amaro: «Manca personale e ci sono evidenti lacune di gestione. Non serve programmare lavori di ampliamento di un reparto. Ha ragione il sindaco di Avellino: perché mai l'amministrazione comunale dovrebbe cedere i suoli di Contrada Amoretta senza avere una contropartita?».