Criticità nei pronto soccorso, Rosapane: "Regione assente, serve programmazione"

Il dirigente sindacale Nursind risponde al sindaco di Avellino

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La Campania è l'unica Regione in Italia a non aver ancora recepito le linee di indirizzo nazionali sui pronto soccorso

Avellino.  

In merito alle dichiarazioni del sindaco di Avellino sul pronto soccorso e sui bandi di concorso che vanno deserti in azienda e sulla crisi del pronto soccorso del MoscatI, interviene con una nota il dirigente sindacale Nursind Michele Rosapane: 

"I pronto soccorso in Italia vivono una grave crisi nazionale, a fine 2021 si registrava una carenza di 4200 medici d'emergenza su tutto il territorio nazionale, da inizio 2022 si dimettono dai pronto soccorso una media di 100 medici al mese, x fine 2022 in Italia si registrerà una carenza di 5000 medici. La situazione è grave e va affrontata con urgenza dal ministero della salute e dalle Regioni. Purtroppo in campania abbiamo un grave problema, c'è assenza di una programmazione a livello regionale (manca ad oggi un Assessorato alla sanità).

La Campania è l'unica Regione in Italia a non aver ancora recepito le linee di indirizzo nazionali sui pronto soccorso adottate il 1 agosto 2019 nella conferenza stato - regioni, a causa di ciò la nostra organizzazione sindacale ha provveduto a inviare già due esposti al ministero della salute. Mancano i piani di gestione del sovraffollamento nelle Aziende che non hanno delle direttive precise impartite dal Dipartimento della salute regionale. Sono d'accordo poi con il direttore generale Pizzuti sul mancato potenziamento della medicina territoriale, nella nostra provincia è totalmente inesistente e infatti i pronto soccorso sono saturi di pazienti pluripatologici e anziani. Due anni fa il governo ha inviato alla Regione dei flussi di finanziamento per potenziare la rete territoriale e provvedere a reclutare gli infermieri di famiglia, non si sa questi soldi che fine abbiano fatto, ad oggi in tutta la Campania non è stato reclutato alcun infermiere di famiglia.

La soluzione principale per alleviare queste criticità è che si inizi a fare programmazione, cosa che la Regione non sta per nulla facendo. Attendiamo intanto che vengano recepite, dalla Regione, le linee di indirizzo nazionali sul Triage Intraospedaliero, sugli obi e sui piani di gestione del sovraffollamento."