L'energia diventi un bene comune, come l'acqua e come l'aria, abbia prezzi giusti, moderati e alla portata di tutti i cittadini e le imprese. Poi un'idea: staccare i contatori per un'ora al giorno, magari nella fascia oraria più costosa per dare un segnale concreto alle compagnie elettriche. Infine un falò di bollette.
Parte da Ariano Irpino la mobilitazione sociale contro il caro energia. Promotore della manifestazione, che si è svolta nella piazza che ospita il Municipio, il comitato 'Carabolletta'. “Siamo arrivati allo stremo delle forze. Le aziende non ce la fanno più e le famiglie arrancano e siamo solo all'inizio della stagione fredda - ha spiegato Ezio Ventre del movimento Carabolletta -. La nostra manifestazione ha uno scopo ben preciso: quello di far diventare l'energia elettrica un bene comune con prezzi calmierati. Questa la base per avviare un confronto. La politica intervenga e lo faccia subito”.
In piazza centinaia e centinaia di Persone che hanno ascoltato e a lungo applaudito i relatori, a partire dal Vescovo di Ariano – Lacedonia, monsignore Sergio Melillo che ha lanciato un duro monito alla Politica: “Siamo davanti ad una crescita immorale dei costi dell'energia ma non solo. Tante sono le richieste che giorno dopo giorno arrivano alla Caritas per venire incontro alle immediate necessità delle persone. Non riusciamo a soddisfare tutte le richieste. Ci troviamo di fronte ad un problema serio che va oltre i confini nazionali. C'è uno scollamento tra la Politica e la vita concreta e questo è un problema serio. Poi la terribile guerra che accentua ancora di più la problematica”.
Il Vescovo Melillo poi punta il dito contro i costi: “Quello dell'energia è immorale. Si è perso di vista il valore dell'umano riguardo alla trascendenza. L'uomo non è un prodotto”, ed ancora: “La Politica ha moltiplicato la burocrazia elefantiaca e uno svuotamento della visione del diritto come regola di vita. Nell'occidente ormai tutto è relativo e tutto è merce di scambio. Si prenda coscienza che la vita pubblica va gestita in maniera diversa”.
In concomitanza con la manifestazione si è celebrato anche il Consiglio Comunale attraverso il quale è stato approvato un documento, ovviamente all'unanimità, con il quale l'amministrazione guidata dal sindaco Enrico Franza chiede “un intervento serio, urgente e improcrastinabile alla politica regionale e nazionale. Documento che farà in modo di convocare i sindaci dell'area vasta per cercare insieme di trovare soluzioni e far arrivare forte il grido di allarme dei cittadini e delle amministrazioni tutte al Governo”.
Per quanto riguarda aiuti da parte del Comune il primo cittadino di Ariano non ha usato mezzi termini: “I comuni stanno vivendo le stesse difficoltà delle famiglie e delle imprese. Nulla o poco riusciamo a fare in termini di aiuti economici. Ora c'è bisogno che la politica intervenga immediatamente. Non solo il governo che sta per insediarsi - ha rimarcato Franza - ma anche quelle forze politiche che fa della solidarietà sociale e del principio della sussidiarietà, ovvero il Centrosinistra che deve parlare di problemi reali e di diritti sociali”.
Anche il primo cittadino richiama, dunque, al proprio e vero ruolo la Politica: “C'è evidentemente uno scollamento. La Politica evidentemente ha abdicato al proprio ruolo. Servono ora interventi strutturali e non solo contingenti. Sollecito innanzitutto il Governo che a breve si insedierà. Deve assumersi la responsabilità e affrontare da subito il problema. Da parte nostra, come amministratori locali – ha concluso il sindaco Franza – faremo in modo con questo deliberato di richiamare l'attenzione di Regione e governo centrale”.
Ad Ariano irpino presenti numerosi comitati, a partire da quello di Avellino, dove venerdì ci sarà un'altra manifestazione, e tanti altri comuni Irpini oltre che associazioni dei commercianti e dei cittadini. Saracinesche abbassate nel centro di Ariano: "Chiusi per manifestare contro il caro energia, ci scusiamo per il disagio"...