Avellino, i blocchi di cemento non fermano i terroristi ma solo... i disabili

Paradossale quello che avviene nel centro città nei pressi di un accesso alla Chiesa del Rosario

avellino i blocchi di cemento non fermano i terroristi ma solo i disabili

"E' una vergogna", ci dice il padre di una ragazzina costretta a vivere sulla sedia a rotelle, assidua frequentatrice della parrocchia cittadina

Avellino.  

Dovevano servire per bloccare i terroristi nei giorni in cui si era diffuso un allarme attentati in tutta Europa. Ora quei blocchi di cemento maldestramente spostati dalle imprese edili impegnate nei lavori nel centro di Avellino bloccano solo i disabili che vogliono entrare nella chiesa del Rosario.

Siamo al paradosso. "E' una vergogna", ci dice il padre di una ragazzina costretta a vivere sulla sedia a rotelle, assidua frequentratrice della parrocchia cittadina.

Anche il parroco del Rosario, padre Giovanni Matera, ha manifestato le sue perplessità. Noi raccogliamo la segnalazione. Si resta comunque sconcertati rispetto a quanto avviene ormai negli ultimi tempi in città: regole e norme calpestate, nessun rispetto per il vivere civile, come dimostrano le continue proteste che arrivano dai residenti del centro storico o dagli abitanti del centro cittadino. Il prefetto Paola Spena, sempre sensibile a recepire le istanze dei cittadini, dovrebbe farsi sentire dal sindaco Gianluca Festa. Ormai i festeggiamenti del ferragosto sono finiti, la ripresa è già iniziata: ma quei blocchi di cemento che condizionano l'accesso dei disabili in chiesa sono davvero un pugno nello stomaco.

Ma chi li ha spostati? Perché chi si è reso responsabile di questo intervento non è stato multato? I vigili urbani sempre celeri (giustamente) a punire gli automobilisti in doppia fila si sono accorti di quello che è successo? Mah, che dire? Speriamo che qualcuno risponda ai nostri interrogativi e si ricordi delle esigenze di chi è meno fortunato di noi.