Caos nel Pronto Soccorso, la denuncia del Movimento Italiano Disabili

Il M.I.D: "Sanità al collasso, disagi indecorosi"

caos nel pronto soccorso la denuncia del movimento italiano disabili

La nota

Avellino.  

Il M.I.D. Coordinamento Regione Campania ancora in campo contro i Caos e disagi continui e costanti, che si registrano e arrecano caos estremo, fenomeni questi che si sono e continuano a verificarsi ancora oggi e a più riprese ancora una volta anche nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati e negli sicuramente altri ospedali della Campania, ma in campo anche sulla gestione vergognosa e indecorosa dell’erogazione delle prestazioni sanitarie in esenzione per chi ne ha diritto, anche nei laboratori privati e convenzionati al (S.S.N), Servizio Sanitario Nazionale.

Noi del Coordinamento Regione Campania del M.I.D. Movimento Italiano Disabili, avendo recepito e ampiamente registrato ancora una volta vergognosi e indecorosi disagi di caos al P.S. Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati e sicuramente anche negli altri Ospedali della Regione Campania, fenomeni questi che hanno portato la gestione delle emergenze all’estremo collasso strutturale tanto da far assumere da chi di competenza a bloccare anche i ricoveri e le operazioni programmate di routine come cosi si è potuto ampiamente apprenderne anche da notizie e denunce oltre che missive venute fuori nella giornata di ieri, chiediamo che sul caso si apra un’ampia e attenta attività di indagine, alla luce anche di altri fatti venuti alla luce sul modus operando ovviamente politico negli indirizzi adottati nelle stanze deputate dove la politica decide e tratta o dovrebbe trattare le argomentazioni della gestione politica, chiediamo che vengano puntati i dovuti riflettori soprattutto sulla gestione prima politica e poi amministrativa nella sfera sanitaria della Campania.

Anche sulla questione delle erogazioni delle prestazioni sanitarie presso centri e laboratori in convenzione col S.S.N. privati per chi ha diritto all’esenzione, che sia per patologia o per reddito e che questa venga limitata e dimezzata scelleratamente a soli due giorni al mese creando code e file dinanzi questi esercizi pubblici adibiti alle indagini cliniche del cittadino, ci porta a pensare di essere e trovarci dinanzi a provvedimenti e indirizzi politici inadeguati o presi a caso o addirittura senza averne nemmeno le giuste competenze in materia, privando cosi il cittadino della tutela del diritto alla salute sancito anche dalla nostra Costituzione Italiana, che ci fanno ben capire e riflettere su quanto la politica sia lontana realmente dalle necessità e dai bisogni reali, e anche qui riteniamo che si debba da parte di chi ne ha competenza aprire un’approfondita attività di indagine.