Avionica: "Il servizio civile non sia sfruttamento del lavoro"

La nota dell'associazione dopo la presentazione del progetto per 102 ragazzi in Comune

avionica il servizio civile non sia sfruttamento del lavoro
Avellino.  

Oggi 102 ragazze e ragazzi iniziano il Servizio Civile presso il Comune di Avellino. Una straordinaria opportunità per ragazze e ragazzi che avranno la possibilità di mettere a servizio il proprio tempo per il proprio territorio e la propria comunità. D’altra parte ci preoccupa parecchio come questa opportunità viene raccontata: come esperienza di avvicinamento al mondo del lavoro e utile a sopperire la carenza del personale dell’amministrazione.

Il Servizio Civile Universale è parte integrante della storia del nostro paese. Il Servizio Civile nasce dall’obiezione di coscienza di chi, ripudiando la guerra, si è rifiutato di imbracciare le armi e fare il servizio militare e come strumento per prestare servizio per il proprio Paese in modo pacifico e nonviolento. Una storia che andrebbe raccontata soprattutto oggi, data la situazione che il nostro continente sta attraversando.

Rappresenta, quindi, uno strumento di crescita dei ragazzi e del loro sviluppo, di conoscenza del terzo settore e del mondo del volontariato e delle organizzazioni sociali. I famosi 444,30€ non rappresentano una retribuzione, bensì un rimborso spese per permettere ai giovani di prestare questo servizio. Sicuramente la finalità non è quella di andare ad aiutare i funzionari negli uffici, coprire le mancanze di personale, tenere in piedi servizi comunali.

Già sono tantissimi gli enti privati e di profitto che utilizzano il servizio civile come lavoro a basso costo. Questo è un fenomeno che va fermato e non alimentato: il lavoro ha un valore, dei contratti collettivi nazionali con delle retribuzioni di riferimento e il volontariato non può essere fonte di profitto.

Speriamo che le amministrazioni pubbliche, quindi, siano portatrici del valore più vero del Servizio Civile Universale e che non vadano ad alimentare quel grigiore che spesso ha macchiato quella che può essere un’esperienza fondamentale nel percorso di vita di migliaia di ragazze e ragazzi. Sono tante, troppe, le amministrazioni che hanno utilizzato servizi civili, garanzie giovani, lavoratori interinali e altre forme precarie per risolvere problemi di personale senza poter garantire alcuna possibilità di continuità alle persone coinvolte, dato che ogni assunzione nella pubblica amministrazione va fatta tramite concorso.

Facciamo i migliori auguri a tutte e tutti coloro che stanno iniziando questa esperienza, che speriamo possa migliorare la prossimità dell’amministrazione con il territorio, la vicinanza agli ultimi, l’assistenza a chi ne ha bisogno e non rappresentare l’esercito di riserva di un’amministrazione in carenza di personale.