Da Mirabella Eclano il via ad una raccolta firme contro le sospensioni dell’erogazione idrica effettuate dall’Alto Calore in tutto il comprensorio. Questa mattina residenti e anche cittadini dei comuni limitrofi si sono dati appuntamento nella Piazzetta Padre Pio, zona mercato. Il motivo è quello che ricorre tutte le estati e tanti disagi provoca alla popolazione. Come ogni anno, infatti, Viale Italia, via Calcazanco, Contrada Fontanelle e l’area limitrofa a Pianopantano restano tutti i giorni a secco. Rubinetti chiusi in alcuni casi già dal primo pomeriggio fino al mattino successivo. Per i fortunati "solo", si fa per dire, a partire dalla serata.
Evidenti, dunque, le difficoltà che hanno spinto le persone interessate al problema a far sentire la loro voce. L’iniziativa è coordinata da Domenico De Simone, un utente vessato, ed ha lo scopo di ottenere un incontro con il presidente dell’Alto Calore, Lello De Stefano, per avere risposte concrete e, possibilmente, soluzioni al disagio. I cittadini si sono resi disponibili anche ad una riduzione del flusso idrico ma non alla chiusura totale. Oltre a lamentare la mancanza totale di una comunicazione chiara, anche rispetto agli orari della riduzione del flusso idrico, e chiedere la programmazione di futuri lavori per risolvere il problema.
A supportare la petizione il gruppo di minoranza consiliare, “Bene Comune”. Il consigliere Paola Guarino, tra l’altro, stigmatizza l’atteggiamento dell’amministrazione che non avrebbe autorizzato l’iniziativa. «L’acqua è un bene prezioso ma allo stesso tempo indispensabile per vivere» si legge sull’avviso dell’iniziativa che chiama a raccolta tutta la cittadinanza e anche quanti vivono nei comuni limitrofi e patiscono ogni giorno gli stessi disagi.
Intanto, qualcuno ha pensato bene di andare oltre la petizione e avviare una procedura a livello giudiziario. Diversi, infatti, sono coloro che si sono recati dai carabinieri per presentare querela contro l’Alto Calore per interruzione di pubblico servizio.
Alessandro Calabrese