Pronto soccorso in tilt al Moscati, la Cgil a De Luca: "Serve rete territoriale"

Ci risiamo con il sovraffollamento alla città ospedaliera

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Avellino.  

Attese anche di 3 giorni, così non si può andare avanti. Con il gran caldo di questi giorni, ci risiamo con il sovraffollamento al pronto soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino.

Pazienti parcheggiati anche per ore sulle barelle, tante ambulanze all'esterno e medici sotto stress e che troppo spesso lavorano impauriti, con la preoccupazione di aggressioni e minacce. 

La Cgil Avellino si rivolge al governatore De Luca e torna a chiedere a gran voce una rete territoriale degna di questo nome. “Serve un patto tra medici di base, Asl e rete ospedaliera per valutare i servizi sanitari da organizzare: sia quelli dei presidi ospedalieri sia quelli della sanità territoriale" - dichiara il segretario generale Franco Fiordellisi.

Per la segretaria della Funzione pubblica della Cgil Licia Morsa il problema principale è che si continuano a calare dall’alto scelte che spesso non rispondono alle esigenze dei cittadini.

Il tutto alla vigilia dei colloqui dei manager della sanità irpina con il governatore De Luca. Renato Pizzuti cerca la riconferma al Moscati, la Morgante invece dopo due mandati a via degli Imbimbo lascerà la direzione dell'Asl.