Avellino e hinterland male illuminate, poca sicurezza. La denuncia dell'Acai

Decine le segnalazioni. Ardolino: "Serve un piano di intervento"

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Avellino.  

«Occorre un piano di intervento sull'illuminazione pubblica nel capoluogo e nei Comuni contermini, per garantire sicurezza urbana ai cittadini e piena agibilità alla circolazione stradale degli autoveicoli». Ad affermarlo è il segretario nazionale di Acai onlus, associazione di rappresentanza degli inquilini e dei consumatori, l’irpino Giovanni Ardolino.

«La giusta e doverosa sostituzione – ha proseguito il dirigente sindacale – avvenuta in questi anni di lampade tradizionali, con quelle a led a più basso consumo energetico, sicuramente importante per il minor impatto che le stesse hanno sull'ambiente e per il risparmio generato alle casse degli enti pubblici, non ha tenuto però conto della funzionalità dell'intervento e degli impianti installati. E' evidente infatti che le lampade a Led utilizzate generano una luce meno potente, lasciando spesso marciapiedi e strade in una condizione di penombra, che può determinare non pochi problemi. Diverse sono le segnalazioni raccolte, di residenti che si lamentano della scarsa illuminazione, soprattutto in alcune zone di Avellino, Atripalda, Mercogliano, Monteforte, ma anche in altri centri, e di automobilisti vittime di disavventure a causa dell'inadeguata visibilità del percorso stradale. Per evitare questi inconvenienti sarebbe bastato, ad esempio, abbassare il punto di installazione delle lampade, per concentrare il fascio di luce là dove occorre, su marciapiedi e strade. Oppure utilizzare led di nuova generazione, con maggiore capacità luminescente o ogni altra soluzione adatta a raggiungere lo scopo. La solita superficialità invece di amministrazioni locali ed uffici preposti ha creato un diffuso e non trascurabile disagio, lasciando i nostri abitati in penombra o quasi all'oscuro, con rischi di vario tipo. Senza contare che l'attuale situazione non garantisce il pieno rispetto del Codice della strada».

«Chiediamo pertanto – conclude Ardolino – alle amministrazioni comunali del capoluogo e dell'hinterland di avviare una verifica della situazione sul campo e programmare un piano di intervento, anche in modalità condivisa, per assicurare un'adeguata illuminazione pubblica».