Irpinia senza i grandi trasporti, Biancardi: "Siamo a zero, silenzio spaventoso"

L'ex inquilino di Palazzo Caracciolo: "Paghiamo una classe politica appiattita"

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E sul traforo del Partenio: "Su di me pioggia di critiche, oggi le altre province ci superano"

Avellino.  

Avellino tagliata fuori dai trasporti su ferro, non accenna a placarsi la polemica politica. Dopo lo scontro Festa-Buonopane ora è l'ex inquilino di palazzo Caracciolo Domenico Biancardi a dire la sua.

“Sui trasporti l'Irpinia è a zero. Che siamo stati trascurati è un dato di fatto ma devo anche constatare che la classe politica e dirigente irpina è completamente inadeguata e appiattita. L'Irpinia, è amaro dirlo, non è seduta ai grandi tavoli regionali e nazionali. C'è un silenzio spaventoso da parte dei nostri rappresentanti”.

Su Biancardi erano piovute critiche per la sua idea di un traforo nel monte Partenio che collegasse Valle Caudina e Mandamento-baianese. “Oggi fa notare con grande rammarico Biancardi devo constatare che le altre province continuano a superarci. Benevento ha recentemente ottenuto l'approvazione di una galleria che collega Nola ad Arpaia. Qui si fanno solo polemiche, gli altri pensano ai fatti". 

Intanto in consiglio provinciale approvati criteri e linee guida per le nomine e le indicazioni dei rappresentanti della Provincia di Avellino presso altri enti e istituzioni.

"È un atto dovuto - spiega il presidente Buonopane - Oggi mi ha fatto piacere che tutto il Consiglio provinciale ne abbia preso atto. Rispetto al passato, c'era la necessità, visti i recentissimi interventi legislativi, stabilire che i dipendenti in quiescenza possono assumere incarichi da parte della Provincia, ma a titolo gratuito e senza indennità, per non incorrere in un danno erariale. Sono aspetti sui quali bisogna sempre stare molto attenti”.