Emergenza umanitaria in Ucraina: quando la solidarietà diventa rete

Una catena umana di aiuti straordinaria ed emozionante che parte dalle aree interne

emergenza umanitaria in ucraina quando la solidarieta diventa rete

Da Bisaccia il gesto straordinario di un commerciante

Flumeri.  

Quando la solidarietà diventa rete. Comuni, chiesa, volontari, associazioni, commercianti, imprenditori, cittadini, un'unica grande forza di nome Irpinia. Una catena umana di aiuti straordinaria ed emozionante che parte dalle aree interne, una terra che ha conosciuto morte e distruzione a causa del disastroso terremoto del 1980 e visto nascere proprio sotto le macerie la protezione civile, diventata l'orgoglio di un'intera nazione e non solo. Volontari oggi sempre più preparati professionalmente e dotati di tutti i mezzi necessari per poter affrontare ogni tipo di emergenza di concerto con la sala operativa regionale diretta magistralmente da Claudia Campobasso.

E’ di ieri sera la partenza di un ennesimo carico di aiuti umanitari alla volta di Leopoli in Ucraina, grazie all’aiuto preziosissimo di Nadiya Titska, che attraverso un coordinamento preciso è riuscita ad indirizzare gli aiuti alle popolazioni e strutture sanitarie, in maniera scrupolosa e attenta. Due le comunità coinvolte in questa maratona di solidarietà: Bisaccia e Flumeri. Dal comune dell’alta irpinia, il primo dato straordinario della raccolta è il grande impegno dei volontari. Laici, cattolici, evangelisti, tutti uniti da un forte senso di comunità. “Da qui – afferma Giovanni Maggino, presidente del gruppo comunale di protezione civile, da sempre impegnato sul campo con dedizione e impegno in ogni situazione di emergenza – sono state inviate da parte di un commerciate che ha preferito restare in anonimato, in silenzio, ben 218 paia di scarpe nuove per bambini. Un gesto bellissimo e di grande valore.” Una raccolta quella di Bisaccia che ha visto un grande lavoro di squadra. Sono stati raccolti, cibo in scatola e a lunga conservazione, pannolini e salviette detergenti presso le attività che hanno dato la disponibilità ed altri beni. In campo enti ed associazioni. Dalla consulta delle associazioni di Bisaccia, alla chiesa evangelica Battista, parrocchia Concattedrale Natività di Maria, parrocchia Sacro Cuore di Gesù vita e resurrezione nostra e il gruppo comunale volontari protezione civile.

“Un ringraziamento particolare, intendiamo rivolgerlo a nome di tutta la comunità bisaccese a Nadiya Titska per la sua grande abnegazione e disponibilità nell’indirizzare i nostri aiuti, in questa terra devastata dalle bombe.”

Da Bisaccia a Flumeri. E anche qui il grande cuore dei flumeresi ha scritto una bella pagina di solidarietà. Ne parla con soddisfazione il sindaco Angelo Antonio Lanza. “Mi sento di rivolgere un grazie sincero all’intera comunità. Ognuno ha fatto la sua parte, anche persone già in difficoltà per aiutare, attraverso un piccolo gesto queste sfortunate popolazioni. In paese abbiamo famiglie che stanno già ospitando in maniera singola alcune persone fuggite dalla guerra. A questo si aggiunge la raccolta di vivere da destinare in Ucraina. Un grande merito va alla protezione civile flumerese. Nella fase organizzativa, sono come sempre impeccabili. A questo si aggiunge la grande solidarietà della gente. Una grande sinergia e soprattutto una rete importante, quella della protezione civile, su cui vale davvero la pena investire. Da un lato la solidarietà della gente e dall’altro la professionalità della protezione civile. Un binomio perfetto.”

Aiutiamo insieme è stato lo slogan della raccolta flumerese. Anche qui, scorte alimentari di prodotti a lunga conservazione. Insieme al comune, Bagliori di luce, Forum dei giovani, parrocchia santa Maria Assunta e San Nicola, confraternita San Rocco, pro loco, Rgpt carabinieri in pensione, associazione particolarmente attiva sul territorio che ha consegnato il materiale raccolto alla protezione civile, le ali società cooperativa sociale.

Grande professionalità e serietà come sempre da parte del presidente della protezione civile flumerese Francesco Giacobbe. Un lavoro attento e silenzioso il suo, supportato da volontari validissimi e volenterosi. A Leopoli su richiesta delle strutture mediche è stato inviato un secondo carico di dispositivi sanitari, camici, tute, calzari, acqua ossigenata e mascherine. Il comune di Flumeri si è fatto carico anche dell’acquisto di filo e ago cilindrico richiesto in Ucraina.

Un ringraziamento particolare viene rivolto all’azienda Mfc carni di Frigento della famiglia Calò per la grande disponibilità e generosità mostrata, mettendo a disposizione, gratuitamente un camion per effettuare il trasporto dei numerosi pacchi da Ariano Irpino al centro di smistamento a Napoli. Gesti di solidarietà che non si fermeranno qui e che in questo periodo pasquale alle porte vedranno ancora di più impegnati i volontari al fianco di chi è meno fortunato.