Parto record ad Avellino: mamma dà alla luce 2 gemelle dalla stessa placenta

Le piccole stanno entrambe bene e sono venute alla luce alla clinica Malzoni

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Avellino.  

Un parto racord, raro e che per fortuna ha portato alla nascita di due splendide gemelline, alla clinica Malzoni di Avellino. Le piccine sono nate con la stessa placenta e nello stesso sacco amniotico. Quello avvenuto in sala parto alla Malzoni è dunque un parto record. Un caso che, in base alle statistiche, si verifica due volte su 100 mila gravidanze. Ed è grande gioia per Maria Grazia, mamma di due figli, che riesce, nonostante tutto, a dare alla luce le due bimbe, entrambe in ottima salute. Nove mesi fa la scoperta di una gravidanza che si prospettava ad alto rischio perché monocoriale e monoamniotica, con una serie di possibili complicazioni che, però, non spaventano la giovane donna di Eboli che decide insieme al marito, Domenico, di portarla comunque avanti affidandosi a Raffaele Petta, noto ginecologo, esperto in gravidanze a rischio. 

Una gravidanza abbastanza rara, e considerata piuttosto rischiosa, è stata portata a termine – anche se chirurgicamente, con un parto cesareo – alla Clinica Malzoni di Avellino, dove sono nate due gemelline, che si trovavano nello stesso sacco amniotico ed erano nutrite dalla stessa placenta: il parto è andato bene e Daniela e Clarissa sono venute alla luce, per la felicità di mamma e papà . Le piccole, che pesano circa un chilo e mezzo ciascuna, stanno bene e sono state ricoverate nel reparto di terapia intensiva neonatale della clinica, dove sono tenute sotto osservazione.
L'evenienza che due gemelli identici si trovino nello stesso sacco e vengano nutriti dalla stessa placenta si chiama gravidanza gemellare monocoriale e monoamniotica ed è molto rara: 2 casi ogni 100mila. Oltre ad essere molto rara, si tratta, come detto in precedenza, di un tipo di gravidanza molto rischiosa, dal momento che comporta la morte di uno dei due feti nell'utero nel 50% dei casi e gravi disabilità per l'altro feto; visto che i gemellini si trovano nello stesso, sacco, infatti, possono facilmente crearsi dei nodi ai cordoni ombelicali e, di conseguenza, ostruire l'afflusso di sangue.

Per questo, la gravidanza di Maria Grazia è stata trattata con molta attenzione, monitorata con esami frequenti. Alla 30esima settimana di gravidanza, il dottor Raffaele Petta, esperto in gravidanze a rischio, a cui i due genitori si erano affidati, ha proposto il ricovero precauzionale alla Clinica Malzoni. Improvvisamente, alla 31esima settimana e mezzo, la frequenza cardiaca di una delle gemelline si è abbassata, così il dottor Giuseppe Casarella, aiutato dal dottor Gianmarco Miele, ha deciso di praticare un cesareo e di far nascere le bambine.