Saranno licenziati in tronco venti dipendenti del Genio Civile di Avellino, per assenteismo. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta social del venerdi. Il governatore avverte: è solo l'inizio. L'indagine interna è ancora in corso e probabilmente saranno adottati ulteriori provvedimenti contro i dipendenti che si sono macchiati di "comportamenti scorretti". La Regione Campania si è costituita parte civile contro i "furbetti del cartellino".
Una settimana fa l'udienza preliminare al Tribunale di Avellino. Il caso ha fatto molto discutere. In totale sono 51 i dipendenti accusati di truffa aggravata e uso improprio del badge marcatempo, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio.L'inchiesta è nata dalla denuncia di un altro dipendente ligio al proprio dovere, stanco di dover assistere ai continui allontanamenti ingiustificati dei suoi colleghi. l pm ha chiesto il rinvio a giudizio per 50 dipendenti, meno uno che ha concordato la pena.
I dipendenti del Genio Civile di Avellino avrebbero timbrato regolarmente il cartellino e poi si sarebbero allontanati senza autorizzazione dal luogo di lavoro per un totale di mille ore. In particolare, agli indagati viene contestato di essersi trattenuti fuori dall’ufficio anche al termine dell’attività di servizio esterno ritardando il rientro a dopo la pausa pranzo, così evitando la decurtazione dei 30 minuti operata in automatico dal sistema di rilevamento delle presenze. I dipendenti del Genio Civile si aiutavano e coprivano anche a vicenda, strisciando il badge dei colleghi per nascondere ritardi e allontanamenti senza permesso dal luogo di lavoro.
Le indagini sono state effettuate anche con l’ausilio di telecamere di videosorveglianza e con servizi di appostamento al fine di controllare il comportamento dei lavoratori pubblici. Il prossismo 8 aprile la nuova udienza.