Una giornata di ricordo e impegno civico al Liceo “Publio Virgilio Marone” di Avellino, ha avuto luogo un'assemblea di tutti gli studenti sul tema della legalità, con testimonianze dal vivo di familiari di vittime delle mafie e l’intitolazione dell’ulivo piantato nel giardino della sede centrale dell’Istituto, in occasione della giornata del “Non ti scordar di me”, ad Antonio Ammaturo, ucciso a Napoli il 15 luglio 1982 dalle Brigate Rosse.
Gli autori dell'omicidio riuscirono a fuggire, ma furono arrestati alcuni mesi dopo insieme ad altri complici, implicati anche nel sequestro Cirillo e nell’omicidio dell’assessore Delcogliano. Un modo per prepararsi alla partecipazione alla manifestazione nazionale di “Libera”, lunedì prossimo, il primo giorno di primavera, a Napoli, con il commovente elenco delle vittime innocenti e il particolarmente atteso discorso di don Luigi Ciotti.
Ma anche l'occasione per ricordare il sacrificio e l'esempio di don Peppe Diana, il prete anti-camorra di Casal di Principe ucciso il 19 marzo 1994 nella sua chiesa mentre si accingeva a celebrare messa.
“Il valore della memoria deve essere portato avanti insieme ai giovani – le parole di Graziella, la figlia di Antonio Ammaturo. Sono molto emozionata e felice per questa iniziativa. Ringrazio la dirigente scolastica e tutti gli insegnanti. Ritengo sia importantissimo tenere alta la memoria di mio padre, un grande poliziotto irpino. Lui, originario di Contrada, è sempre stato molto orgoglioso delle sue origini. Ha prestato servizio anche presso la questura di Avellino e veniva sempre con piacere in Irpinia. Molto lodevole, chiaramente, coinvolgere i ragazzi. Il valore della memoria deve essere portato avanti insieme ai giovani. Dobbiamo celebrare la vita di chi si è sacrificato per rendere questo paese più libero".
La Dirigente Scolastica Lucia Forino non nasconde la sua soddisfazione: "I ragazzi seguono un percorso costante verso i valori della legalità. Un tema a cui questo istituto dedica tantissimo spazio e iniziative. Tra i nostri studenti ci sono anche le due nipoti del vice questore Ammaturo. Le ragazze hanno voluto onorare la memoria del nonno. Quest'uomo è stato un esempio per loro e per tutta l'Irpinia. Dobbiamo continuare a perseverare e inseguire i principi di legalità e di pace".
Giovanna e Giulia erano emozionatissime quando hanno letto una lettera aperta al nonno, mai conosciuto. Quello che con grande commozione, hanno definito “un eroe, il nostro eroe che con nonna ci sorveglia e ci protegge dall'alto. Un uomo stimato e voluto bene anche da chi non lo conosceva a chi sono state intitolate strade e scuole e questo ci rende particolarmente orgogliose. Speriamo di essere in grado di tramandare i valori con cui siamo cresciute ai nostri figli e ai figli dei nostri figli ”.
Al Liceo Marone è andata in scena una tre giorni di grande interesse per mobilitare le coscienze dei più giovani sul tema delle mafie. Dopo l’incontro virtuale dell’anno scorso, è stata ospite anche la giornalista minacciata dalla camorra, Rosaria Capacchione in un confronto con gli studenti al Polo Giovani di via Morelli e Silvati.