Il CSV Irpinia-Sannio incontra detenuti del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi

Consegnati loro mascherine FFP2 e calze di dolciumi per i loro bambini.

il csv irpinia sannio incontra detenuti del carcere di sant angelo dei lombardi
Sant'Angelo dei Lombardi.  

Nella giornata di ieri lo staff del CSV Irpinia Sannio ha incontrato i detenuti della Casa di reclusione «Bartolo, Famiglietti e Forgetta» di Sant’Angelo dei Lombardi per consegnare loro mascherine FFP2 e calze di dolciumi per i loro bambini. Presenti la direttrice dell’istituto penale Marianna Adanti, il funzionario giuridico-pedagogico Marianna Pernice, il direttore del CSV Irpinia Sannio Maria Cristina Aceto con il componente del consiglio direttivo Gabriele Lucido ed alcuni enti del terzo settore del territorio: la cooperativa «Il Germoglio onlus», la Pubblica Assistenza di Lioni e l’associazione «Galea».

«Si tratta di una squisita opera di volontariato – ha commentato la direttrice della casa di reclusione Marianna Adanti – ed io ringrazio le associazioni del territorio con il CSV Irpinia Sannio per l’attenta sensibilità che hanno dimostrato e per l’impegno quotidiano con il quale collaborano con la nostra struttura. Per i detenuti è stata un’occasione importante, un momento di gioia che ha permesso loro di liberarsi anche se solo per poco dalla realtà del carcere. Ringrazio inoltre il personale di polizia penitenziaria per la collaborazione che ha reso possibile l’attività».

L’iniziativa di Sant’Angelo dei Lombardi rientra tra quelle promosse dal CSV Irpinia Sannio nell’ambito del progetto Il sorriso ti dona destinato a persone con fragilità, anziani soli, detenuti, pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie delle Province di Avellino e Benevento, bambini meno fortunati.

«Una nuova tappa del viaggio della nostra iniziativa "Il sorriso ti dona", dopo l’ospedale Moscati e l’istituto penale minorile di Airola – ha raccontato la direttrice del CSV Maria Cristina Aceto – abbiamo fatto visita alla casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi portando, con le associazioni locali, un messaggio di speranza ai detenuti».