Non è sicuramente un Natale sereno per gli operai della comunità montana Ufita, i quali non percepiscono lo stipendio dal mese di agosto 2021 e nonostante il loro dramma hanno scelto la strada del silenzio come pure i sindacati. "Non ci servono le elemosine o collette, abbiamo una nostra dignità da difendere. O si aiutano tutti allo stesso modo o nessuno."
Sulla questione registriamo oggi un intervento dell'avvocato Giuseppe De Cillis che nel 2019, quando era vice presidente della comunità montana, ingaggiò una battaglia a sostegno dei dipendenti privi di stipendio, arrivando persino ad organizzare una protesta che lo vide in prima linea a presidiare per alcuni giorni la sede dell'ente.
E oggi De Cillis in una nota scrive: "E' gravissimo, indecoroso e vergognoso che i dipendenti dell'ente siano senza stipendio dallo scorso agosto. La problematica siccome ricorre sistematicamente nel corso degli anni, mi ha indotto ad approfondire la vicenda ed i motivi che la determinano. Sono giunto alla penosa conclusione che le colpe, non sono imputabili solo alla Regione Campania, ma alla maniera scellerata con la quale avviene la gestione politico economica finanziaria dell'ente. I dati desumibili dal Siope, sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, ci consegnano una realtà molto diversa da quella per la quale la comunità montana si troverebbe in carenza di disponibilità finanziarie e di liquidità. Gli ultimi dati disponibili, riferiti ai mesi di settembre ed ottobre 2021, indicano disponibilità liquide, rispettivamente, per euro 2.609.202,07 ed euro 2.562.930,18. Perché non si emettono i mandati? Qualcuno intervenga."