"Odissea terza dose": in Irpinia lo scontro diventa politico

Tutti contro l'Asl. Intanto positivo dipendente comunale a Villa Amendola

odissea terza dose in irpinia lo scontro diventa politico

E le scritte no-vax restano un mistero irrisolto

Avellino.  

Utenti costretti in giro per l'Irpinia per immunizzarsi con pochi hub aperti e una piattaforma Soresa spesso in tilt.

Per l' “odissea” terza dose finisce ancora sotto accusa l'Asl di Avellino, nonostante abbia tentato di arginare il caos degli ultimi giorni con il sistema delle prenotazioni.

Il caso ora arriva in Regione.Il consigliere 5 stelle Vincenzo Ciampi interroga il governatore per chiedere l’apertura di tutti i 22 centri irpini. 

E contro la manager Morgante si scaglia anche il presidente della Commissione Sanità, Enzo Alaia, che scrive a De Luca parlando di gestione sconcertante dell'Asl.

Sulla stessa falsariga il deputato Generoso Maraia per il quale “esemplificativa è la situazione di Ariano, dove l’unico centro vaccinale disponibile è quello allestito nel quartiere Martiri. Occorre urgentemente allestire un altro punto vaccinale e si potrebbe valutare l’ipotesi di utilizzare i locali del centro fieristico in località Casone”. 

Nelle ultime ore sono state somministrate 2.311 dosi di vaccino, così suddivise: 281 presso il centro vaccinale di Sant’Angelo dei Lombardi, 237 a Montemarano, 622 ad Avellino, 177 a Montoro, 268 ad Ariano Irpino Vita, 161 a Montefalcione, 175 a Grottaminarda, 149 a Mercogliano, 162 a Mugnano del Cardinale, 30 presso MMG e 49 presso le residenze sanitarie.

Registrati 47 nuovi positivi su 881 tamponi processati. 5 nel capoluogo, 6 ad Ariano ma a preoccupare è  Grottaminarda dove i numeri restano alti, con altri 8 casi.

Nel frattempo, nuovo caso di positività tra i dipendenti dell'amministrazione comunale, questa volta si tratta di un impiegato di Villa Amendola. Disposta la chiusura del Museo civico di via Due Principati e la sanificazione dei locali.

Intanto le scritte no vax continuano ad imperversare ad Avellino. Ormai ogni angolo della città è imbrattato da messaggi contro i vaccini. Gli autori per il momento restano impuniti, anche se proseguono le indagini della Digos.

Grazie alla collaborazione della Soprintendenza è stato eseguito un intervento di ripulitura sulle facciate della Chiesa del Rosario, presa di mira nelle ultime settimane, in attesa di un’attività di ripristino più complessiva dell’edificio storico, soggetto a precisi vincoli culturali ma intanto resta l'indignazione dei cittadini. “Servono più controlli e telecamere ovunque per stanare i vandali”.