Si torna a morire di coronavirus in Irpinia. Dopo 11 giorni di calma apparente ieri al Moscati è deceduta una donna di 63 anni di Avellino nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliera. La donna, docente in pensione non era vaccinata ed era ricoverata dallo scorso 6 novembre nella terapia sub intensiva dell’Unità operativa Covid di Malattie Infettive. Si era scoperta positiva al coronavirus di ritorno da un viaggio all’estero. Prima i sintomi lievi del contagio poi il progressivo aggravarsi fino al ricovero in ospedale. Al Moscati il 15 novembre era stata trasferita in terapia intensiva. La 63enne in pochi giorni aveva sviluppato i sintomi più severi della malattia. Intanto al Moscati sono ricoverati 10 pazienti, mentre proprio ad Avellino l'impennata dei contagi è drammatica e rapidissima negli ultimi giorni. L'azienda sanitaria Locale comunica su 993 tamponi effettuati sono risultate positive al Covid 54 persone. Di questi ben 15 casi si riferiscono tutti al capoluogo irpino, a conferma della drammatica risalita del contagio e del rischioso innescarsi di cluster familiari e tra le scuole di Avellino. Ma il virus avanza in tutti i comuni. Anche a Mercogliano sono ben 12 i casi segnalati. Intanto un caso per comune si ad Aiello del Sabato, Bagnoli Irpino, Lioni, Baiano, Bisaccia, Cervinara, Contrada, Grottaminarda. 2 ad Atripalda, 12, residenti nel comune di Mercogliano, 1 caso per comune a Mirabella Eclano, Monteforte Irpino, Montoro, Mugnano del Cardinale, Prata PU, Roccabascerana, San Martino Valle Caudina, 2 per comune a Solofra, Sorbo Serpico, Teora; 4, residenti nel comune di Volturara Irpina. L'Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi. Ed è di ieri la scoperta di un nuovo caso positivo all'istituto comprensivo Cardito di Ariano Irpino, questa volta alle elementari Gabriele Grasso. L'alunno non frequentava le lezioni già da qualche giorno. Direzione ditattica di concerto con Comune e Asl hanno avviato tempestivamente le attività di tracciamento. Ma resta la paura proprio nei due istituti di Cardito e Piano di Zona dove il virus sembra non voler andare via. Aumentati i nuclei familiari in isolamento. Istituto che deve fare i conti anche con due insegnati non vaccinate, la prima risultata positiva precedentemente e in quarantena e la seconda regolarmente sottoposta a tamponi con regolare green pass attivo. Intanto sono state 2834 le dosi di vaccino somministrate in 24 ore. E’ corsa alla terza dose, ma sono anche tanti gli indecisi del siero che si sono convinti per le nuove regole e stretta del super green pass, che entrerà in vigore dal 6 dicembre, e dall’allerta variante omicron che preoccupa esperti, autorità e cittadini. 830 i vaccini somministrati solo al Palasport di Avellino a conferma che il sistema con prenotazione funziona ed evita inutili e rischiosi assembramenti. Ieri al Del Mauro primo giorno senza caos, ma sono ancora molte le persone anziane che lamentano lunghe attese per le prenotazioni sulla piattaforma.
La corsa alla terza dose a scadere dai cinque mesi della seconda ha scatenato una vera e propria caccia al vaccino. Sul caso dei centri chiusi in provincia interviene il segretario della Cgil Franco Fiordellisi. “Abbiamo scritto come organizzazione sindacale confederale, insieme anche a Federconsumatori - sollecitata da più cittadini – sia al Prefetto e sia anche al Presidente della Regione De Luca perché questo problema venga risolto e tutti gli hub funzionino a pieno regime. Speriamo che ci sia una risposta degna di questo nome, in nome della trasparenza, della democrazia e non solo della giustizia. Noi pensiamo alla giustizia sociale.