E’ di fondamentale importanza la rete territoriale per la tutela e protezione delle vittime di violenza che ad Ariano Irpino vede particolarmente attivo il consiglio delle donne. Un organo propositivo e consultivo per l’amministrazione comunale che ricopre un ruolo di stimolo delle attività cittadine in merito alla vasta tematica della parità di genere. L’obiettivo è quello di fare rete. E soprattutto - ha affermato il capo degli inquirenti della procura di Benevento Aldo Policastro - incrementare ogni tipo di attività al fine di intercettare i malesseri in maniera anticipata, a partire proprio dalle aree interne, dove vi è una forte resistenza a denunciare.
"Il consiglio delle donne di Ariano Irpino - ha spiegato in maniera puntuale Chiara Molinario - è un organo propositivo e consultivo per l’amministrazione comunale e ricopre un ruolo di stimolo delle attività cittadine in merito alla vasta tematica della parità di genere. Lo scopo primario del Consiglio è quello di promuovere la funzione della donna nella società e di valorizzare la specificità femminile nella sua soggettività, competenza ed autorevolezza favorendo iniziative contro ogni forma di abuso e di violenza. Quando si parla di violenza sulle donne ci si riferisce a differenti fenomeni, diretti ed indiretti, i quali tutti si pongono come manifestazione estrema della disuguaglianza nonché come atti violativi dei diritti umani. Riguardano il diritto alla vita, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità delle donne costituendo un ostacolo per lo sviluppo di una società democratica.
La lotta alla violenza di genere - continua Molinario - costituisce un impegno della comunità che è oggetto e soggetto dell’intervento oltre che contesto nel quale dovrebbe operare una rete di servizi che metta in campo un percorso di aiuto che si snodi lungo tre direttive: Prevenzione, protezione e persecuzione dell’autore del reato.
La presa in carico delle situazioni di violenza da parte di una rete ben strutturata favorisce lo svelamento della violenza da parte delle vittime che spesso invece restano in silenzio. Il momento di maggiore vulnerabilità per una donna vittima di violenza infatti coincide proprio con la decisione di denunciare l’autore della violenza o comunque con l’abbandono del domicilio. Quindi lavorare in rete per contrastare la violenza sulle donne favorisce, attraverso un raccordo interistituzionale e tra professionisti, una conoscenza diffusa dei bisogni del territorio ove si opera e delle risorse formali ed informali da attivare."
Con questi fini è stato siglato il protocollo di Intesa per la prevenzione e contrasto della violenza nei confronti delle donne, dei maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenze sessuali, sfruttamento, prostituzione sottoscritto a Benevento l’11 ottobre 2019 e fortemente voluto dalla Procura della Repubblica che coinvolge vari soggetti, pubblici e privati, che a vario titolo intervengono nei casi di violenza.
"Fare rete ciascuno con le proprie competenze e professionalità - conude Molinario - può fare la differenza nell’approccio al tema della violenza anche e soprattutto per superare la cosiddetta vittimizzazione secondaria. Tale rete di coordinamento permanente è certamente indice di concretezza nell’agire e rappresenta un sistema integrato di prevenzione ed intervento sul fenomeno della violenza di genere."