"Mi picchiava senza motivo, la mia vita era diventata un inferno in terra"

"Ci sono storie che è difficile leggere, ma che è indispensabile siano scritte"

mi picchiava senza motivo la mia vita era diventata un inferno in terra

Troppe le donne picchiate, derise, minacciate e ammazzate

Ariano Irpino.  

"Avevo 19 anni quando ho sposato mio marito Andrea. Uno dei giorni più belli della mia vita. Mi marito mi amava, era premuroso. Il nostro primo anno di matrimonio è stato stupendo. Poi, però, qualcosa è cambiato. Andrea  è rimasto senza lavoro, non era più lo stesso. Beveva molto e quando tornava a casa mi picchiava senza motivo. La mia vita in men che non si dica, era diventata un inferno in terra. 

Ogni volta che Andrea mi picchiava, provavo a parlarne con mia madre ma lei continuava a ripetermi che dovevo salvaguardare il matrimonio per il bene dei miei figli. Addirittura una volta mi disse che la violenza era la croce che ogni donna doveva sopportare se davvero amava la famiglia. 

Un giorno sempre in preda all'alcol, Andrea mi colpì senza motivo buttandomi a terra. Era in piedi davanti a me e, con uno sguardo sprezzante, iniziò a dirmi che non ero degna di stare con lui. Calci, pugni, la sua forza diabolica era ormai inarrestabile. Poi prese un coltello e mi ferì lasciandomi a terra in un mare di sconforto e di umiliazione.

Chi poteva aiutarmi? Nel posto in cui vivevo, non c'era uno sportello di ascolto o un centro anti violenza. Se avessi denunciato Andrea senza supporto, probabilmente avrei fatto peggio. Ho sopportato per ben 25 anni  quella violenza domestica. Oggi Andrea, nei suoi soliti attacchi di ira ha esagerato e con lo stesso coltello della scorsa volta, mi ha colpita a morte."

E' la storia toccante, raccontata da Rossana Marra, presidente della cooperativa sociale Bmore eccellenze per il sociale che ha aperto il convegno promosso dalla Fidapa di Ariano Irpino guidata da Sara Sebastiano dal titolo: "No alla violenza, quando le parole lasciano i lividi."

"Ci sono storie che è difficile leggere, ma che è indispensabile siano scritte - ha affermato Rossana Marra - come Anna, tante, anzi troppe, sono le donne picchiate, derise, minacciate e ammazzate per mano di un uomo e altrettanti i figli costretti a crescere senza una madre o a subire violenza. Noi tutti abbiamo il dovere di non ignorare la grave problematica della violenza sulle donne. Problematica che a volte, purtroppo, sembra essere diventata più un qualcosa di cui si parla per moda che per conoscenza reale del fenomeno."

Un dato: Tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2018, in provincia di Avellino, 190 donne si sono rivolte ai servizi anti violenza. 8 le donne uccise in Campania dall'inizio del 2021. 

"Abbiamo il dovere di non ignorare in qualità di cittadini, amici, istituzioni, enti no profit e, ancor di più in qualità di esseri umani che nel 2021 tali oscenità si verifichino indisturbate nelle case accanto alla nostra. Facciamo in modo che quelle di oggi non restino solo parole buttate al vento."

Al convengo svoltosi nella nuovissima sala del palazzo degli uffici sono intervenuti Maria Grazia Pecorari, avvocato, che ha trattato gli aspetti legali della violenza sulle donne, Angela Di Rienzo, psicologa e psicoterapeuta la quale ha focalizzato l'attenzione sulla violenza psicologica. A rappresentare l'amministrazione comunale la consigliera Valentina Pietrolà, l'assessore Veronica Tarantino e il consigliere Andrea Melito. Monologhi sul tema, a cura di Gilda Ciccarelli compagnia teatrale "La Fermata" accompagnata da Armando Alfano al violino. Presente in sala la polizia di Stato rappresentata dall'ispettore Angelo Lanno il quale ha portato i saluti del vice questore Maria Felicia Salerno. Presentate nel corso della serata le scarpette rosse e blu dei maestri ceramisti con il contributo del Comune e proiettato il vide vincitore del concorso Fidapa 2020/2021 "Donne e resilienza" realizzato dalle socie di Sant'Andrea di Conza. Cartellonistica curata da Simona Spinazzola.

La presidente Sara Sebastiano, particolarmente commossa nel suo intervento ha ringraziano tutti per il prezioso lavoro, auspicando che simili iniziative possano essere di sostegno alla lotta contro i femminicidi, attraverso una maggiore sinergia e sensibilizzazione da parte tutte le istituzioni. Solo facendo rete e denunciando si potranno evitare nuove stragi per mano di uomini violenti. 

"Quando parliamo di violenza il pensiero va subito a quella fisica. Eppure essa può presentarsi in varie forme, basto pensare alle offese, alle critiche, alle accuse, alla mancanza di rispetti, alla svalutazione, alla menzogna, ai ricatti, al controllo della libertà personale. Sono queste alcune forme con cui si manifesta la violenza psicologica. Un vero abuso emotivo che utilizza le parole come un'arma. Parole che lasciano i lividi nel cuore."

La sezione Fidapa di Ariano Irpino ha deciso quest’anno, di sostenere il progetto di  Pupa Tarantini (ex assessore del Comune di Oristano e promotrice di Scarpette Rosse, che di Fidapa è la presidente per la sezione di Oristano), con il progetto di "Scarpette Rosse e Blu" che ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne a livello mondiale. Il blu è il colore dominante dei veli indossati dalle donne afghane: ancora una volta il colore, come il rosso per la violenza, carica di un profondo significato l’iniziativa che si propone di sensibilizzare e tenere accesa l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sulla condizione della donna in Afghanistan.

"Per questo, Fidapa sezione di Ariano - ha affermato Sara Sebastiano - in collaborazione con l’associazione “Ceramisti Città di Ariano” e il patrocinio del Comune di Ariano vuole tenere accesa l’attenzione sul tema, con le “Scarpette Rosse e Blu” che, dopo la settimana della violenza di genere, verranno esposte prima nei negozi di Ariano, e successivamente, in maniera stabile, saranno esposte in una vetrina artistica ubicata in un sito da concordare con l’amministrazione comunale."