La Rianimazione della Malzoni intitolata a Sergio Pascale, primario gentiluomo

Il prossimo 7 dicembre la cerimonia di intitolazione

la rianimazione della malzoni intitolata a sergio pascale primario gentiluomo

Un anno fa il dottore morì di covid al da Procida di Salerno. Aveva 71 anni. Per 42 anni è stato medico rianimatore di razza, sempre vicino ai suoi pazienti

Avellino.  

La Terapia Intensiva post operatoria della Casa di Cura Malzoni verrà intitolata al dottor Sergio Pascale, deceduto il 7 dicembre dello scorso anno stroncato dal coronavirus. Storico primario della clinica di Viale Italia, il dottore Pascale verrà ricordato nel corso di una cerimonia ristretta, riservata al personale della clinica e ai familiari il prossimo 7 dicembre, esattamente ad un anno dalla sua scomparsa. “Era una roccia su cui appoggiarsi, come i valori e l’etica del lavoro che portava avanti con straordinaria umanità e incondizionata dedizione. Un medico vero, sempre pronto ad aiutare i suoi malati”. Raccontano commossi i colleghi. La scomparsa del dottore Pascale ha lasciato un vuoto incolmabile nella sanità irpina. Un ricordo commosso, quello dei figli, della famiglia, delle tante persone che hanno lavorato con lui e gli volevano bene. Il dottore Pascale nella sua lunga carriera ha saputo coniugare la sua professionalità con le sue straordinarie doti umane.Aveva solo  71 anni quando un anno fa il covid se l’è portato via, dopo 12 giorni di ricovero all’ospedale «da Procida» di Salerno. Pascale è stato uno dei massimi esperti in Italia in Partoanalgesia e indiscusso protagonista della storia della casa di Cura Malzoni, sin dalla sua fondazione. Le doti umane e professionali del dottore Pascale, la squadra di colleghi che in tanti anni aveva costruito con passione e competenza sono riusciti a garantire i tanti successi della struttura snanitaria. L’eredità più grande del dottore Pascale sono la sua adorata famiglia la moglie Rita Melchionne, i tre figli Anna Maria, Gabriele  e Luca, entrambi medici anestesisti della clinica avellinese. Classe 1949, Pascale si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Federico II di Napoli nel 1974 con il massimo dei voti. Quattro anni più tardi, nel gennaio 1978, era entrato nello staff della Malzoni, dove ha lavorato  per 42 anni, diventando un punto di riferimento per tutti i colleghi e attraversando le trasformazioni di un’azienda che fondata dalla famiglia Malzoni è stata poi acquisita dal gruppo Neuromed. Primario di Anestesia e Rianimazione ed esperto in Partoanalgesia è stato uno dei principali artefici della crescita della struttura di Viale Italia. Tra le sue competenze, l’organizzazione del servizio di Anestesia per le attività delle sale operatorie e della sale parto; l’organizzazione del servizio della Rianimazione e della Terapia intensiva; l’attività di indirizzo e coordinamento del personale medico e paramedico; l’attività di consulenza broncopneumologica. Ma la sua lunga carriera vanta anche una ricca produzione scientifica con interessanti pubblicazioni e partecipaziono come relatore in numerosi congressi nazionali e internazionali. In occasione della prima Giornata nazionale dedicata al personale sanitario, lo scorso febbraio, la facciata della sede Enpam, a Roma, venne illuminata da un enorme Tricolore listato a lutto dentro al quale sono apparsi i nomi di tutti i medici e gli odontoiatri caduti lottando contro il Covid. Tra le vittime del Covid anche i nomi dei camici bianchi irpini del ginecologo Leonardo Nargi, dell'anestesista Sergio Pascale, dell'infettivologo Mario Claudio Magliocca, dello psichiatra Eduardo Ferri e del Cardiologo Giuseppe Aldo Spinazzola, primo medico irpino stroncato dal coronavirus.