L'Irpinia ha ricordato le vittime del terribile terremoto del 23 novembre 1980. Alle 19.34 di quella domenica sera un boato squarciò la Campania e la Basilicata, provocando quasi 3000 morti.
Ad Avellino le celebrazioni commemorative al Duomo con la messa officiata da don Enzo De Stefano e in piazza del Popolo con la deposizione di corone ai caduti. “Quello che mi colpì allora – ha dichiarato don Enzo - fu il grande spirito di solidarietà tra di noi e verso di noi, oggi che siamo alle prese con il Covid quello spirito non lo ritrovo, dobbiamo assolutamente recuperarlo”.
Il sindaco Festa ha annunciato la linea dura contro i privati per risanare le ferite urbanistiche dei "buchi neri" in città "La vera sfida riguarda Via Francesco Tedesco, Corso Vittorio Emanuele, la Dogana, Viale Italia. A breve ci saranno buone notizie in merito alla ricostruzione di una parte centrale e importante della città. Si partirà da Via Tedesco con l'approvazione del Piano di Recupero che sarà il primo strumento urbanistico che andremo ad attuare. Agiremo in danno dei privati”.
Ma per la Cgil "ci sono ancora troppi ritardi accumulati nella ricostruzione. 41 anni dopo è inaccettabile”.