Avellino, terremoto. Festa: "Ricordo bene quei 90 secondi di terrore e la paura"

Il ricordo delle 2000 vittime

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Avellino.  

"Il 23 novembre del 1980 fu un giorno drammatico, per Avellino e l’intera Irpinia. Lo ricordo bene, 90 secondi di terrore e paura che restano stampati nella memoria e nel cuore. Il terremoto ci scosse nel profondo, nell’anima. Sconquassò vite, territori e abitudini". Così il sindaco di Avellino ricorda il terremoto del 1980. Per il primo cittadino con il sisma c'è stato un prima e un dopo nella vita di tutti. Nelle sue parole il ricordo tragico dei soccorsi in ritarod delle grida strazianti delle comunità travolte dalla morte e dalla tragedia.
"A distanza di 41 anni alcune ferite sono ancora lì, a ricordarci quanto quel disastro immane e senza precedenti. E stiamo facendo in modo che siano ricucite una volta per tutte.
Al di là dei ritardi, delle tante colpe e di quello che c’è ancora da fare, resta il ricordo e il dolore per oltre 2000 vittime. La consapevolezza che occorre puntare sulla messa in sicurezza e la prevenzione, sull’attenzione al territorio e fare in modo che non accada mai più".