La Valle del Sabato, già pesantemente martoriata dall'inquinamento ambientale, si interroga sul grave episodio dei tir incendiati alla Ba.Co Trans e si lecca ancora una volta le ferite. Il Comitato Salviamo la Valle del Sabato da anni è impegnato a difesa del territorio ma le risposte che sono arrivate sono state poche, intempestive e infruttifere. A spendersi in prima persona c'è da sempre il dottor Franco Mazza che anche stavolta non nasconde la sua preoccupazione e non solo per l'allarme ambientale. “Sembrerebbe confermata la natura dolosa dell’incendio di Arcella. Ciò ci inquieta molto. Siamo molto preoccupati per questo nuovo disastro. Episodi come questo si susseguono ciclicamente dal 2005, sembra ormai chiaro un attacco al territorio. A distanza di due anni dall' incendio che colpì la ICS, Pianodardine e comuni limitrofi subiscono l'ennesima violenza ambientale. Si pagano le conseguenze di un industrializzazione “selvaggia”. Ma oltre che per la qualità dell’aria in questo nostro contesto che l’Arpac sta monitorando, l'allarme è su questi gesti criminali che ci raccontano di una realtà grave e minacciosa in una calma apparente e poco rassicurante. ci sono condizioni di criminalità che sfuggono al controllo e che meritano una maggiore attenzione anche da parte delle forze dell'ordine. Non dobbiamo restare indifferenti”.
"E' un attacco al territorio": la ribellione della Valle del Sabato
Gli ambientalisti: "Paghiamo un' industrializzazione troppo spinta. E' l'ora della riconversione"
Ma per il dottore Mazza la criminalità è un pericolo concreto
Avellino.