Oggi ad Avellino arriva la Carovana dell’acqua organizzata dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, alle ore 17.00 con una pubblica assemblea al Carcere Borbonico, con Padre Alex Zanotelli, gli esperti, i militanti e le associazioni, i sindaci. Si parlerà del rischio privatizzazione per il sistema idrico e del caso Alto Calore a rischio fallimento, su cui pesa una massa debitoria da 150 milioni di euro. Intanto, fronte comune in Regione Campania per scongiurare il fallimento dell’ente idrico di corso Europa. E’ l’appello alla maggioranza di Palazzo Santa Lucia del consigliere irpino del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi, che chiede a tutti i referenti di firmare la mozione presentata in Consiglio per evitare il fallimento dell’Acs e scongiurare l’ingresso dei privati, attraverso un intervento concreto della Regione. Questa la proposta del consigliere pentastellato, che dieci giorni fa aveva preso parte all’assemblea dei sindaci dell’Alto Calore, per ascoltare la relazione sullo stato finanziario dell’Ente, fornita dal presidente Michelangelo Ciarcia e le dichiarazioni dei sindaci. “Ho depositato una mozione al presidente del Consiglio regionale della Campania per chiedere interventi immediati della Giunta regionale a favore di Alto Calore spa, sottoposta a richiesta di fallimento - spiega Ciampi -. Alla vigilia dell’udienza in tribunale, mi rivolgo alla maggioranza di governo affinché s’impegni perché vengano rese disponibili risorse regionali, così come già prospettato nei mesi scorsi, a copertura dell’ingente buco di bilancio, in analogia con quanto è già avvenuto per altre società pubbliche della Campania”. Domani, intanto, è fissata la prima udienza in Tribunale sulla Crisi all’Alto Calore. Michelangelo Ciarcia aveva chiesto «responsabilità» nel corso dell’assemblea e aveva incassato il sostegno e la fiducia dei sindaci ad esclusione di Gianluca Festa, che aveva chiesto piuttosto «verità» e garanzie tecniche sull’ipotesi di fallimento richiesta dalla Procura di Avellino. Quello di martedì sarà un primo momento di verità quando i vertici dell’ente di Corso Europa, saranno chiamati a fornire la propria versione dei fatti. Presso gli uffici giudiziari, ad ogni modo, Ciarcia ed il managment dell’Alto Calore saliranno forti dell’ampio sostegno dei soci. Tra i sostenitori di Ciarcia, il sindaco di Cervinara Caterina Lengua. “Non si può non apprezzare lo sforzo coraggioso di questo presidente - spiega Lengua -. Condivido l’appello alla responsabilità di Ciarcia. E’ il tempo delle scelte concrete per garantire anche il futuro economico dei comuni che, qualora venisse deciso il fallimento dell’Alto Calore, saranno chiamati a rispondere del debito cumulato. Confido nell’operato della magistratura e del legale dell’Ente, che ha già illustrato anche le varie vie percorribili, per salvare l’ente, la sua storia e il bene pubblico e servizio essenziale fornito alle nostre comunità”.