Sud Motor Expo, freestyler in diretta con i bimbi negli ospedali

Un modo per sensibilizzare alle problematiche dei più piccoli che soffrono nelle corsie

sud motor expo freestyler in diretta con i bimbi negli ospedali
Calitri.  

Pomeriggio dedicato ai più piccoli al Sud Motor Expo. Gli atleti freestyler dell'Alvaro dal Farra Show e gli stuntman del Didi Bizzarro Entertainment hanno tenuto uno spettacolo molto speciale.

L'area spettacolo si è trasformata in un set dal quale Alvaro dal Farra ha presentato in diretta via Zoom uno spettacolo molto particolare. Collegati in chat dai dipartimenti oncologici degli ospedali Pausillipon e Bambin Gesù di Roma, c'erano i piccoli pazienti oncologici ricoverati nei due nosocomi.

“E' un modo per sensibilizzare la società alle problematiche dei bambini che soffrono, sopratutto di solitudine”– spiega Anna Maria Alfani, presidente dell'associazione oncologica pediatrica e neuroblastoma onlus che insieme all'associazione Amdos di Ariano Irpino hanno reso possibile l'iniziativa. Alvaro dal Farra non è nuovo ad iniziative simili. Il famoso freestyler, vittima qualche anno fa di un pauroso incidente in allenamento, sono anni che con la sua moto elettrica porta un sorriso negli ospedali pediatrici facendo piccoli show in corsia.

“Dedicare il tempo agli altri mi fa star bene – dice Dal Farra – con poco si riesce a fare qualcosa per i bambini. Credo che mi lascino molto, sopratutto con i loro sorrisi. Con un semplice giro in modo riesco a regalargli un sorriso. In questo periodo poi, che è vietato entrare negli ospedali, iniziative come questa sono fondamentali”.

Questa volta Alvaro ha fatto le cose in grande. Grazie alla disponibilità di Alberto Scaperrotta, presidente dell'associazione Guida la Tua Vita che organizza il Sud Motor Expo ha potuto portare in corsia uno spettacolo vero. Così grazie ad un troupe specializzata in dirette social, i bambini dalle loro stanze di ospedale sono “saliti” a bordo di moto e quod da competizione ed hanno potuto provare l'emozione di un salto acrobatico in soggettiva.

“Il progetto si chiama ti porto fuori – continua Alfani – un modo, in questo periodo di limitazioni, per portare il mondo esterno all'interno degli ospedali e per portare i bambini fuori dalle corsie. Un'ora diversa che per chi soffre è un piccolo sollievo. Ci auguriamo che sempre più ospedali aderiscano all'iniziativa”.

Ma non finisce qui. Alberto Scaperrotta ha promesso ai piccoli pazienti una iniziativa ancora più coinvolgente.