Dramma umanitario in Afghanistan, l’Irpinia apre le porte. Domani i nuovi arrivi tra Sant’Angelo dei Lombardi e Mirabella Eclano, dove sono pronti gli alloggi per accogliere tre famiglie di rifugiati. La nuova vita di 18 rifugiati nel segno della solidarietà inizierà in provincia di Avellino, dopo l'arrivo lo scorso lunedì di un primo nucleo familiare a Fontanarosa. Mercoledì i rifugiati hanno completato la quarantena, prevista per i protocolli covid, a Ponticelli. “E’ il momento di aprire le porte dei nostri paesi, in un momento tanto tragico per queste persone in fuga dall’inferno dei talebani - spiega il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Marco Marandino, (nella foto ndr)-. Sanno circa 11 i richiedenti asilo in fuga da Kabul, che troveranno una nuova casa in due distinti alloggi: la prima nel centro del paese, la seconda poco distante. E’ il momento del fare, del dare, del comprendere e dell’accogliere. La nostra comunità sempre sensibile sui temi dell’accoglienza e solidarietà si è subito mostrata coesa nella scelta forte e autentica dell’aiuto umanitario. Senza contare che i rifugiati potranno contare sulle professionalità in forze nell’ex Sprar attuale Sai, per potersi sempre meglio integrare”. E proprio nell’ex Sprar restano a disposizione altri 20 posti per accogliere i rifugiati afgani. Anche a MIrabella il sindaco Giancarlo Ruggiero ha predisposto un alloggio nel centro antico per accogliere una famiglia di rifugiati. Sette quelli che arriveranno in paese e che prima di essere sistemati in una casetta in una contrada rurale, domani saranno sistemati in un b&b temporaneamente per i primi tre giorni.
“Non si può restare indifferenti – spiega Ruggiero -. Rispetto a certe immagini come amministratore e come uomo ho sentito il dovere etico e civile di fare la mia parte”. Intanto anche Ariano si candida per offire ospitalità. Casa pronta a Caliano di Montoro per una quarta famiglia.