Casaburo: "Così abbiamo vinto la battaglia contro il Covid"

Festa della Polizia Penitenziaria all'insegna della speranza nel carcere Campanello

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Un bilancio più che positivo nonostante il difficile momento attuale legato alla pandemia...

Ariano Irpino.  

Ha superato quasi indenne la fase più critica della pandemia tanto da essere considerato oggi uno degli istituti penitenziari più sicuri e protetti in Italia.

E’ il biglietto da visita post Covid del carcere di Ariano Irpino. Un risultato indubbiamente eccellente raggiunto grazie al proficuo lavoro svolto dalla direttrice Maria Rosaria Casaburo di concerto con l’Asl, lo staff sanitario interno e tutto il personale sia della polizia penitenziaria che civile, in forza alla casa circondariale Campanello.

"Un bilancio più che positivo nonostante il difficile momento attuale. Abbiamo combattuto contro un nemico invisibile ma estremamente pesante, raggiungendo davvero risultati notevoli. Un solo detenuto contagiato in due anni e 18 appartenenti al personale di polizia penitenziaria contagiati. Ma l'aspetto più importante è che in base all'indagine epidemiologica effettuata e alla tracciabilità effettuata, non hanno trasmesso a nessuno il Covid in istituto. Ciò significa che la prevenzione messa in atto, in una maniera così zelante, precisa, certosina ha dato dei risultati importanti.

Quello di oggi - ha concluso la direttrice - per noi è un giorno di gioia e rappresenta un grande segnale di ripartenza. Basti pensare che l'ultima volta che abbiamo celebrato un evento simile in maniera ufficiale e aperto a tutti risale a due anni fa. Un segno di speranza e di riaffermazione anche del ruolo importantissimo della polizia penitenziaria."

Un ringraziamento è stato rivolto a tutti gli uomini e donne della polizia penitenziaria per aver dimostrato grande professionalità, alto senso del dovere e spirito di abnegazione nel gestire numerosi eventi critici tra cui: 6 tentati suicidi, 97 gesti autolesivi, aggressioni e ferimenti da parte di detenuti, 43 maifestazioni di protesta collettiva, 29 introduzioni di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti. 

I connaturali eventi critici, la pandemia e la gestione di situazioni di straordinaria  importanza non hanno impedito la prosecuzione della vita detentiva  che ha visto impegnato il personale di polizia penitenziaria in 1197 movimentazione in entrata e uscita di detenuti, 202 dimissioni di cui 34 arresti domiciliari, 63 detenzione domiciliare, 13 affidamento in prova ai servizi sociali, 200 atti di polizia giudiziaria.