Don Luigino: il sacerdote samaritano devoto di Maria

Allestita la camera ardente a Valleluogo, funerali in Cattedrale e poi la partenza per Re

don luigino il sacerdote samaritano devoto di maria

Dolore, compostezza e silenzio come è nello stile della grande famiglia che si ispira alla straordinaria opera del beato Luigi Novarese...

Ariano Irpino.  

Un via vai di gente composto e silenzioso nel piccolo Santuario della Madonna di Valleluogo ad Ariano Irpino per rendere omaggio a don Luigi Garosio, il moderatore generale dei silenziosi operai della croce stroncato dal Covid. 

Don Luigino è giunto stamane dall’ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino dove era stato ricoverato e sosterà nella sua adorata valle arianese fino al momento della partenza per Montichiari che avverrà venerdì mattina presto. Qui sarà celebrata la messa funebre nel Duomo sabato mattina alle 10.00, mentre nella cappella della casa, domenica pomeriggio alle 15.00.

Il rito funebre si svolgerà nella Cattedrale di Ariano Irpino, domani giovedì 27 maggio alle 10.30. Secondo il suo desiderio, il sacerdote, sarà sepolto a Re. Nella cappella della Casa Cuore Immacolato di Maria si celebrerà la messa martedì 1 giugno alle 10.00, prima della sepoltura.

Le parole del Vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia Sergio Melillo: 

La morte di Don Luigino Garosio, è un dolore immenso che trafigge il cuore di tutta la comunità, non solo di chi, come me, ha avuto il dono di averlo conosciuto. Don Luigino era un sacerdote limpido ed accogliente, un uomo mite da un sorriso sempre acceso, un presbitero fino in fondo, con il Rosario stretto tra le mani benedicenti; era un uomo dal tratto contadino abituato ad un intenso lavoro pastorale all'ombra della Vergine Maria, Madre da lui teneramente amata.

La sua morte terrena, nel giorno della Beata Vergine Maria Ausiliatrice, è una perdita non solo per il Centro Volontari della Sofferenza, ma per tutta la nostra Chiesa che, nel Santuario di Valleluogo custodisce il grembo materno dell'associazione.

I ricordi che porto di don Luigino si affollano nella mia mente, dai miei primi incontri da apostolo dei malati, fino alle ultime parole che ci siamo scambiati il giorno del suo ricovero in ospedale e all'ultimo sguardo, a distanza, che ci siamo rivolti tramite lo schermo di un cellulare. Prego per lui e per tutta la comunità dei Silenziosi Operai della Croce, messi a dura prova da questa pandemia. Il Signore accolga Don Luigino, servo buono e fedele, in Paradiso.