La speranza è finita: non ce l'ha fatta don Luigi Garosio

Lutto ad Ariano e nel mondo, addio al moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce

la speranza e finita non ce l ha fatta don luigi garosio

Non ce l'ha fatta a vincere la battaglia contro il Covid

Ariano Irpino.  

"Oggi accompagnato dalle braccia amorose di Maria Ausiliatrice don Luigino si è incontrato con il Padre dell'amore. Affidiamolo alla sua misericordia e a Dio tutta l'Associazione." Sono le parole che hanno annunciato la scomparsa di don Luigi Garosio. 

Non è bastata la preghiera incessante, la grande vicinanza e solidarietà della meravigliosa famiglia dei silenziosi operai della croce. Il cuore di don Luigino, 71 anni, ricoverato in terapia intensiva, all'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino, dopo essere stato colpito gravemente dal Covid si è fermato il giorno dopo la domenica di Pentecoste. Una delle ricorrenze più sentite nella comunità di Valleluogo a lui tanta cara radunata in preghiera proprio in questi giorni di festa dedicati alla Madonna. 

Moderatore generale dei Silenziosi Operai della Croce, sacerdote umile, vicino agli ultimi e agli ammalati come era nello spirito del beato Luigi Novarese. Una grande forza e un punto di riferimento importante per tutte le comunità sparse nel mondo che fanno capo alla casa madre di Valleluogo. 

Una grave perdita che va ad aggiungersi ad altri lutti in questa comunità. Tutta la diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, insieme al Vescovo Sergio Melillo ha seguito con trepidazione le sue sorti sperando fino all'ultimo in un miracolo che purtroppo non è avvenuto. Melillo ha appreso la notizia al telefono a Roma durante la Conferenza Episcopale Italiana. "Sono profondamente addolorato, prego per lui."

Il cordoglio dell'Opera Beato Luigi Novarese:

Grazie, don Luigino,

Sgomenti, increduli, addolorati, condividiamo con tutti voi la dolorosa perdita di don Luigino. Un arresto cardiaco ha spento questo pomeriggio la sua vita terrena.

Insieme abbiamo tanto pregato per la sua guarigione e ora accogliamo nella fede la sua vita, generosa e feconda, che si fa eterna nelle mani di Maria, Madre della Chiesa, da lui servita e amata con tutto se stesso e con tutta la dedicazione sacerdotale che hanno caratterizzato i suoi anni di vita e la sua appartenenza all’Opera di Monsignor Novarese.

Crediamo nell’amore di Dio, crediamo che lui ci è vicino come Padre che accompagna il nostro dolore e lo rende generativo.

Grazie don Luigino. La Vergine Maria, aiuto dei cristiani e Madre nostra dolcissima ti accolga nel Regno di Dio.

Da Roma il messaggio del Vescovo Sergio Melillo

Carissimi fratelli e sorelle dei Silenziosi Operai della Croce, sacerdoti, religiosi/e e fedeli tutti della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, La morte di Don Luigino Garosio, moderatore dell’opera iniziata dal Beato Luigi
Novarese, è un dolore immenso che trafigge il cuore di tutta la comunità, non solo di chi - come me - ha avuto il dono di averlo conosciuto.

Don Luigino era un sacerdote limpido ed accogliente, un uomo mite da un sorriso sempre acceso, un presbitero fino in fondo, con il Rosario stretto tra le mani benedicenti; era un uomo dal tratto contadino abituato ad un intenso lavoro pastorale all'ombra della Vergine Maria, Madre da lui teneramente amata.

La sua morte terrena, nel giorno della Beata Vergine Maria Ausiliatrice, è una perdita non solo per il Centro Volontari della Sofferenza, ma per tutta la nostra Chiesa che, nel Santuario di Valleluogo custodisce il grembo materno dell'associazione.

I ricordi che porto di don Luigino si affollano nella mia mente, dai miei primi incontri da apostolo dei malati, fino alle ultime parole che ci siamo scambiati il giorno del suo ricovero in ospedale e all'ultimo sguardo, a distanza, che ci siamo rivolti tramite lo schermo di un cellulare. Prego per lui e per tutta la comunità dei Silenziosi Operai della Croce, messi a dura prova da questa pandemia. Il Signore accolga Don Luigino, servo buono e fedele, in Paradiso

In lutto la città di Ariano Irpino. Le parole del sindaco Enrico Franza: "Siamo vicini in questo momento di grande dolore alla casa madre di Valleluogo e a tutte le comunità dei Silenziosi Operai della Croce che svolgono la loro opera caritatevole nel mondo, ispirate dal fondatore, il Beato Luigi Novarese. Un nostro grazie sincero a don Luigino per la sua opera svolta nella comunità di Valleluogo e per il grande desiderio di valorizzare con impegno e sacrifici questa importante realtà collocata in una delle zone più belle e suggestive della nostra città sotto la protezione della Madonna di Valleluogo, meta di tanti devoti e pellegrini soprattutto in queste giornate di festa in concomitanza con la Pentecoste. Una grave perdita per Ariano."