"Fiducia nell'influencer Mafalda De Simone. Ci siamo affidati a lei per le nostre campagne perché è affidabile e ha portato utenti reali sulle nostre pagine che si sono tramutati in potenziali clienti. Le accuse sulla sua attività social e sulla sua persona sono infondate e ingenerose. Ben venga la nascita di un sindacato. Servirà a regolamentare un intero sistema".
Così le aziende Mil Mil, Fassilmed, Exclusive Detailing Products, Gieffe Beauty, Agricola Bianconi, Non Solo Bio Italia, Le Delizie del Cupin e Black Cat Shop hanno deciso di schierarsi al fianco della 26enne imprenditrice digitale di Mirabella Eclano, "colpevole" di aver lanciato la proposta della nascita di un sindacato che vada a tutelare chi lavora con i social. "Quando abbiamo parlato con Mafalda De Simone non abbiamo avuto la sensazione di avere a che fare con un "profilo costruito".
Cura i suoi contenuti ed è per questo che abbiamo scelto lei come testimonial dei nostri prodotti. Mai avremmo affidato il nostro a lavoro a chi usa tecniche scorrette per crescere nel mondo dei social media e, dunque, danneggia un intero comparto.
Le accuse mosse a Mafalda De Simone sono tendenziose. Ha fatto notizia e per questo qualcuno ha voluto cavalcare l'onda del momento. A lei va tutta la nostra solidarietà e stima. Gli haters stiano sereni: continueremo a collaborare con questa ragazza genuina. Le chiacchiere di attori e imitatori di influencer stanno a zero".