Rifiuti ingombranti negli scantinati dell’istituto comprensivo “Nicola Pecorelli” di Pago, locali utilizzati dall’amministrazione comunale come parcheggio per i mezzi della nettezza urbana. Una vicenda che viene denunciata, con tanto di reportage fotografico, da un giovane studente del paese, Chris Barlati.
Il giovane studente dimostra come l’ala posteriore della scuola sia facilmente raggiungibile da chiunque, persino dai piccoli allievi della scuola Pecorelli. «I cancelli dello spiazzale sono sempre aperti ed è possibile accedere al padiglione posteriore saltando l'inutile muro, costruito appositamente dal Comune probabilmente per impedire il raggiungimento dei luoghi utilizzati come discarica».
Come ben evidenziano le foto scattate, negli scantinati della scuola stazionano divani divelti, seggioloni per bambini desunti, sanitari, pneumatici, cassette di plastica ed altro pattume di varia natura. A terra cumuli di cenere e rifiuti mezzi bruciati. Qualcuno, di recente, ha appiccato il fuoco. E, in un angolo un po’ più nascosto, persino delle siringhe. Il che induce a pensare come il luogo, poiché distante dagli occhi della gente, specialmente nelle ore serali, possa essere frequentato da tossicodipendenti.
Per il vice sindaco di Pago, Andrea Amoroso, si tratta di «una strumentalizzazione bella e buona». «Quegli spazi sono di proprietà comunale. Si tratta di locali distanti dalle aule, non utilizzati dalla scuola. Sono invece usati dal Comune, solo ed esclusivamente, per il parcheggio degli automezzi per la raccolta differenziata. I rifiuti fotografati dal ‘giovane reporter’ sono gli ingombranti raccolti a Pago tra giovedì e sabato, che domattina saranno smaltiti presso lo specifico sito di conferimento».
Per un maggiore approfondimento della vicenda si rimanda all'articolo che sarà pubblicato nella prossima edizione del giornale digitale, sulla App di Ottopagine per Android e Iphone.
Rocco Fatibene
(fonte www.crudiezine.it)