Il parroco è stato trasferito qualche settimana fa dopo 27 anni, e nella sagrestia della chiesa della Madonna dell'Arco a Pietradefusi, in provincia di Avellino, fervono i preparativi per accogliere il nuovo sacerdote della comunità. Ma nessuno si aspettava una tale raccapricciante sorpresa.
Quando i fedeli si sono messi a ripulire le stanze che erano state del vecchio parroco hanno trovato, tra molte altre vecchie cianfrusaglie, addirittura delle ossa umane.
I resti erano in un cassetto. Due teschi, due femori, parte di un'anc e altre piccole ossa, chiaramente datate, che si sbriciolano al tatto. I parrocchiani non credevano ai loro occhi. In un primo momento si è pensato che fossero delle reliquie. Ma perché nasconderle in un cassetto della sagrestia?
Il giovane parroco don Claudio, che ha preso il posto di don Gerardo dal novembre dello scorso anno, ha deposto le parti umane in una scatola e questa sera reciterà una messa in suffragio per lo sconosciuto o sconosciuta a cui sono appartenuti i resti, prima di affidarla alla sepoltura.
Non tutti i paesani, però, sono d’accordo sulla procedura: qualcuno ha gridato allo scandalo e vorrebbe che si facesse chiarezzasu questo mistero. I parrocchiani invocano l'intervento del Vescovo, altri in paese si lanciano in teorie di complotti e misteri invocando un'indagine della magistratura.
A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato il sindaco Giulio Belmonte, già presidente dell'Asi. "Suppongo che si tratti di resti umani provenienti dal cimitero vecchio, situato sotto il pavimento della chiesa". E' certamente la spiegazione più plausibile. In ogni antico tempio in passato si seppellivano i morti. Già anni fa emersero dal pavimento del sagrati i resti di un bambino.
Nella Chiesa Madre intanto si respira un'aria di grande rinnovamento. L'arrivo del giovane parroco è stato salutato con grande paicere dalla comunità.