Viadotto Manna, lavori ultimati: prove di carico sul ponte

Ariano: intervento Anas all'avanguardia realizzato in contemporanea ai lavori del ponte Morandi

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Un pensiero va al giovane operaio arianese Pietro Nuzzolo a cui si spera ora possa essere apposta una lapide in suo ricordo sul luogo della tragedia. del maggio scorso...

Ariano Irpino.  

Lavori terminati al viadotto Manna ad Ariano Irpino e cantiere smobilitato fatta eccezione di un mezzo e una mensola in acciaio ancora sotto sequestro dopo l’incidente del maggio scorso che è costato la vita al giovane operaio arianese Pietro Nuzzolo a cui si spera ora possa essere apposta una lapide in suo ricordo sul luogo della tragedia.

Un intervento realizzato in contemporanea ai lavori del ponte Morandi a Genova in maniera meticolosa e all’avanguardia da parte dell’Anas con l'impresa appaltatrice Ati 3R Costruzioni srl (mandataria) e Cardinale Srl (mandante). Progettazione esecutiva Cidiemme Engineering srl di Napoli. Importo complessivo dell’appalto € 891.764,28.

In esclusiva grazie alla disponibilità dell'Anas che ringraziamo per la collaborazione e per aver soddisfatto la nostra richiesta ecco tutti i dettagli dell'opera.

Il viadotto La Manna si sviluppa per complessivi di 191,24 metri, suddivisi su 10 campate. Ogni impalcato è costituito da 7 travi precompresse a fili aderenti tipo Tas, di altezza pari a 1.30 metri. Le travi sono disposte ad interasse di 1.50 metri e sormontate da una soletta in opera dello spessore di circa 20 cm.

Le pile sono costituite da un fusto circolare di diametro pari a 3.00 metri ed altezza massima pari a circa 11 metri, sul quale è posizionato un pulvino di larghezza pari a 2.50 metri, altezza pari ad 1.20 metri e larghezza di 10.50 metri. Durante le ispezioni effettuate nel 2018 è stato riscontrato un certo degrado del calcestruzzo dei pulvini e di alcune pile.

Le cause

Le cause principali erano da ricondurre alla percolazione irregolare delle acque di piattaforma ed alla corrosione accentuata delle barre di armatura, oltre ad altre criticità dovute alla mole di traffico che interessa l’opera ed in generale alla vetustà. 

Non sono mancati nel corso degli anni gli appelli all'Anas da parte di ambientalisti tra cui il compianto Anselmo La Manna e Felice Vitillo su Ottopagine e Canale 696 Tv. Una costante sollecitazione mediatica locale e nazionale. Vicenda approdata anche a La Vita in diretta con l'inviata Antonella Delprino.

A seguito di alcune verifiche di calcolo sugli elementi del viadotto, in particolare sui pulvini, nelle more della conclusione delle attività di studio e monitoraggio del degrado della struttura per la successiva attività di progettazione, Anas ha proceduto ad istituire il senso unico alternato, con regolazione semaforica, eliminando il carico dei mezzi pesanti sugli sbalzi, concentrandoli su di un’unica corsia centrale.

Progettazione intervento urgente

La Struttura Territoriale Anas della Campania procedeva ad affidare la progettazione esecutiva dei primi interventi di ripristino, finalizzati a rinforzare i pulvini maggiormente deteriorati ed alcune pile.
Per la pila n° 2 si è studiato un intervento di rinforzo specifico mediante un ringrosso armato in betoncino. Per il rinforzo di tutti i pulvini si è studiato l’inserimento in testa pila di una struttura in acciaio cor-ten.

Lavori intervento urgente 

L’intervento ha previsto una prima fase in cui si è proceduto al ripristino delle superfici delle pile mediante la rimozione di porzioni di calcestruzzo ed il rifacimento del copriferro con l’impiego di malte fibrorinforzate.
E’ stata poi eseguita la sigillatura delle lesioni presenti sui pulvini mediante iniezioni a pressione con resine strutturali. Il rinforzo dei pulvini è stato realizzato mediante l’inserimento di mensole in acciaio cor-ten, opportunamente ancorate alla sommità dei fusti delle pile.

Le mensole sono state ancorate alla sommità della pila mediante 32 tirafondi di lunghezza ognuno pari a circa 320 cm, ubicati in fori passanti realizzati in quota con macchine perforatrici e successivamente iniettati sino a saturazione con malta cementizia a bassa pressione. Il diametro dei tirafondi è 42 mm.
Sono state fissate in testa pila mediante strutture di aggancio realizzate in betonicino.
Il ringrosso del fusto della pila n. 2, realizzato al fine di aumentare la resistenza della sezione originaria.

L’intervento è consistito fondamentalmente nella costruzione di una corona circolare in betoncino armato di 20 cm che ha conferito maggiore rigidezza flessionale al manufatto. Al contempo sono state valutate con adeguate calcolazioni gli effetti sul complesso strutturale del viadotto di tali modifiche.

Progettazione ulteriore intervento

Ultimato l’intervento, eseguito con traffico in esercizio (a senso unico alternato) è in fase di programmazione,  per la fine del mese,  la prova di carico sul viadotto; successivamente, espletati gli adempimenti tecnici, verrà ripristinata la piena circolazione, con la rimozione del senso unico alternato. Contestualmente, Anas ha avviato la progettazione dell’intervento di recupero funzionale definitivo e di rafforzamento del viadotto La Manna.

L’intervento prevedrà il rafforzamento definitivo delle rimanenti pile (ad esclusione della n° 2 già completata) mediate la realizzazione di una corona circolare in betoncino armato. E’ prevista anche la sostituzione degli appoggi in neoprene delle travi sui pulvini. Saranno realizzate nuove barriere di contenimento compreso i nuovi cordoli in cemento armato. Inoltre saranno previsti nuovi giunti di sotto-pavimentazione e sarà realizzata la nuova impermeabilizzazione dell’impalcato.
Sarà infine adeguata e migliorata la regimentazione idraulica delle acque di piattaforma, al fine di eliminare una delle principali cause del precedente degrado dell’opera.