Hanno ringraziato il Signore per i frutti della terra ricevuti, per quelli che arriveranno e affidato ad egli fatiche e speranze dei lavoratori e di chi opera per la salvaguardia del creato. Mondo agricolo radunato in preghiera ad Ariano Irpino, nel corso della tradizionale giornata del ringraziamento, per la prima volta nella storia, senza i mezzi festosi in piazza a causa dell’emergenza Covid. A fare gli onori di casa il validissimo team della Coldiretti capitanato da Angelo De Lillo.
"Un giorno importante. Ringraziamo la terra - ha detto il sindaco Enrico Franza - ringraziamo gli agricoltori, ma soprattutto la volontà di chi intende valorizzare il nostro territorio, con le mani e con il cuore."
Una ricorrenza tanto cara al compianto sacerdote arianese don Carminio Lo Surdo. E' stato lui a tenere in vita anche in altri momenti difficili questa festa.
"L'agricoltura è uno dei pochi settori - ha detto il direttore provinciale Coldiretti di Avellinio Maria Tortoriello - che nonostante questo periodo così difficile, legato al Covid-19 ha continuato a produrre. La Coldiretti non si è mai fermata, siamo rimasti sempre con gli uffici aperti in ogni angolo del nostro territorio. C'è sempre stato un presidio, che ha assicurato ad ogni agricoltore la possibilità di risolvere qualsiasi problema e soprattutto di ascoltarlo."
Presenti nella Basilica Cattedrale oltre ai vertici provinciali e localo della Coldiretti, il sindaco Enrico Franza, l’assessore Veronica Tarantino e il consigliere comunale Grazia Vallone. Il Vescovo Sergio Melillo si è soffermato su un tema mai come in questo momento di grandissima attualità, quello dell'acqua.
"Un bene comune importante, un elemento naturale così prezioso. La nostra Irpinia è una terra ricca di acqua ma ha tutte le problematiche connesse in questo momento, reali e concrete nella distribuzione. Molta acqua si perde lungo la strada, tutto questo va evitato come pure eventuali privatizzazioni."