Ariano: positivo confronto in consiglio con la Morgante

La minoranza contesta la convocazione in video conferenza e abbandona i lavori

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Resoconto del consiglio comunale monotematico sull'ospedale Sant’Ottone Frangipane.

Ariano Irpino.  

Su sollecitazione delle minoranze è stato convocato d'urgenza un consiglio comunale monotematico per affrontare i problemi dell'emergenza Covid. Per garantire la salute di tutti il civico consesso è stato riunito in modalità videoconferenza, pratica ormai diffusa in tutt'Italia a tutela delle istituzioni e dei cittadini. Durante la discussione consiliare è intervenuto in collegamento telefonico il direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante che ha preso nei confronti della città un impegno vincolante a garantire la funzionalità dell'intero nosocomio, anche rispetto alla pronta attivazione di tutti i reparti necessari a rendere l'ospedale di Ariano Irpino Dea di I livello. Si tratta di quattro reparti in più. 

"La presenza di un’area Covid o la trasformazione di una medicina interna da ordinaria a Covid, non significa perdere il dea di primo livello. Noi lavoriamo parallelamente - ha ribadito la Morgante - questa struttura già sarà pronta un domani, speriamo prima possibile per realizzare il reparto di urologia, oculistica, otorinolaringoiatra. Il lavoro è parallelo. Abbiamo già un reparto pronto e disponibile per far si che Ariano resti un dea di primo livello. Non c'è nulla da temere. Siamo a completa disposizione."

Dalla discussione è emersa l'esigenza di intervenire per garantire le prestazioni ordinarie, gli interventi e le cure opportune per contrastare l'avanzare della pandemia.

Le proposte dei gruppi di maggioranza: Per Ariano Irpino (Dea di I livello):

1) Utilizzare nell’Ospedale di Ariano Irpino la sola ala vecchia, ristrutturata e separata dal resto dell’Ospedale, da dedicare alle sole attività Covid intensive, subintensive e di degenza per un totale di 33 posti letto. Tutto il personale deve essere specificamente dedicato, con percorsi rigorosamente separati rispetto al resto del nosocomio.

2) Riattivare ad Ariano Irpino, tutti i reparti no Covid, Rianimazione ordinaria in testa, provvedendo in tempi rapidissimi anche ad avviare i lavori, già deliberati da tempo, ma bloccati (ad esempio, allargamento del Pronto soccorso, allargamento della radiologia con installazione della RMN, allargamento della Cardiologia e dell’Oncologia) assolutamente necessari per i bisogni del territorio.

3) Riattivare con urgenza tutte le attività ambulatoriali (o almeno per le prestazioni urgenti e di continuità assistenziale oltre ad un ambulatorio dedicato ai pazienti Covid Pauci-sintomatici che possono essere seguiti a domicilio).

4) Reclutamento urgente di personale necessario per integrare/sostituire quello attualmente in servizio, viste le carenze ataviche, aggravatesi causa Covid-19 e per tenere ben separati gli operatori Covid dai no Covid.

5) Richiedere un opportuno riassetto e potenziamento della direzione sanitaria e della responsabilità dell’emergenza Covid con consulenti esperti in materia (Covid Team).

6) Attivazione di un servizio di assistenza psicologica dedicata al Covid attraverso l'utilizzo di un'utenza telefonica funzionante in maniera continuativa e/o attraverso l'apertura di uno sportello di ascolto.

7) L'attivazione di un laboratorio di analisi per processare i tamponi.

Per Sant'Angelo dei Lombardi. (Psa) Assegnare i 25 restanti posti letto Covid come di degenza ordinaria e sub-intensiva.

"Queste le nostre proposte, di questo volevamo discutere. Le minoranze hanno invece ritenuto di dover organizzare una protesta prima del consiglio, al fine di contestare la convocazione in videoconferenza, per poi abbandonare la seduta, non condividendo la modalità di riunione e perdendo una occasione per discutere della sostanza di una questione di interesse collettivo. Il nostro atteggiamento rimane di totale apertura al confronto, sui temi e non sulla forma che, comunque, è stata ampiamente rispettata dal Presidente Orsogna. La maggioranza si impegna a vigilare e reclamare con tutta la forza necessaria la piena funzionalità dell'ospedale e l'assistenza delle persone che stanno vivendo il disagio della malattia in casa e il monitoraggio constante del personale con i tamponi. Niente sterili polemiche, solo il bene della città, non c'è tempo da perdere."

L'opposizione convoca alle 16.00 una conferenza stampa in piazza plebiscito, poi ci ripensa e l'incontro con i giornalisti salta. Decidono di interloquire con il presidente Luca Orsogna a palazzo di città. Emerico Maria Mazza si allontana risultando assente all'appello. Mentre Marco La Carità, Antonio Della Croce, Marcello Luparella, Giovanni La Vita e Daniele Tiso partecipano in gruppo da una stanza ai lavori ma dopo pochi minuti abbandonano la seduta. Alle 22.00 diramano questo comunicato:

"Riteniamo, quali Consiglieri di minoranza, che quanto avvenuto oggi in Consiglio Comunale non faccia onore al prestigio dell’Istituzione. Avevamo segnalato al presidente Orsogna la necessità di disporre un brevissimo rinvio del consiglio, e questo perché:

A) l’importanza dell’argomento da trattare avrebbe reso opportuna una riunione in presenza, così come concordato con l’Ufficio di Presidenza e poi disatteso.

B) lo stretto margine (24 ore) con cui colpevolmente era stata convocata la seduta, nonché la modalità in remoto, non consentiva di concordare proficuamente il testo del provvedimento da approvare, anche in assenza di qualsivoglia preventiva concertazione tra i capigruppo consiliari e il mancato confronto sul testo già predisposto dalla maggioranza Ci eravamo riuniti tutti, come consiglieri di minoranza, in un'unica postazione, per intervenire in consiglio al solo fine, preannunciato al presidente, di chiedere il detto differimento. Problemi tecnici (comuni a tutti noi perché tutti utilizzavamo lo stesso collegamento) ci hanno impedito di partecipare ad una riunione che comunque è stata caratterizzata dall’improvvisazione tecnica e l’inadeguatezza della piattaforma adottata.

Il consiglio ha ritenuto di andare avanti lo stesso, ignorandoci. Il presidente Orsogna ha anzi volgarmente insinuato più volte che la nostra mancata partecipazione fosse strumentale e che i lamentati problemi tecnici fossero simulati. Qualche assessore ha palesemente ritenuta superflua la nostra presenza. Solo grazie al buon senso di un altro assessore, ed al realismo del sindaco, la seduta è stata alla fine rinviata, non prima di aver esaurito il dibattito ed aver perfino fatto intervenire il direttore generale dell’Asl (il cui intervento peraltro non è stato ascoltato da nessuno per i noti problemi tecnici). Questi i fatti, che ci rammaricano non poco.

Se l’amministrazione ritiene di avallare atteggiamenti oltranzisti di chi a distanza di soli 10 giorni dal primo Consiglio Comunale ha già dimenticato i propositi di apertura e collaborazione, faccia pure. Noi, da parte nostra, continueremo a fare la nostra parte, nell’interesse della Città e, nell’immediato, a salvaguardia della nostra struttura sanitaria e della salute e sicurezza dei cittadini. Firmato: Antonio Della Croce Marco La Carità Giovanni La Vita Marcello Luparella Emerico Mazza Daniele Tiso.