Incinta con il covid. "Ho paura, ma lotto per le mie bimbe"

Marina 28 anni ha scoperto al sesto mese la sua positività al Coronavirus

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Pratola Serra.  

Ha scoperto di essere positiva al covid durante il sesto mese di gravidanza e la sua vita è cambiata. Marina 28 anni è madre di due splendide bimbe, Astrid e Megan di 3 e un anno e mezzo, e ora è in attesa della piccola Mia. Ha scoperto la sua positività al coronavirus durante la gravidanza.

Una notizia che, in poche ore, le ha cambiato la vita. Ma Marina ha deciso di reagire, avvisare subito i suoi contatti e invitare tutti a riflettere sull’importanza della prevenzione, delle verifiche sanitarie da fare senza perdere tempo per evitare “che questo mostro continui a diffondersi, facendo ammalare ancora tante persone, continuando a devastare le vite di tutti - spiega Marina, che abbiano raggiunto al telefono”.

“E’ un vero incubo - spiega Marina -. Ieri ho fatto il tampone e la mia vita è cambiata in poche ore. Le persone a me più care sono in isolamento. Io vivo isolata in casa dalle mie bambine, e in quelle piccole mansioni in cui mi trovo a doverle accudire lo faccio tra mille precauzioni, usando sempre la mascherina, lavando e igienizzando di continuo le mani. Non posso non nascondere la mia stanchezza, fisica e mentale. E’ difficile gestire situazioni simili, per questo invito tutti a rispettare le regole, perché quando il Covid arriva e ti contagia, oltre al rischio fisico c’è tutto l’aspetto sociale e familiare da dover gestire tra mille paure, ansie e difficoltà”.

La storia di Marina ha scosso l’intera famiglia. E’ al sesto mese di gravidanza e per fortuna è asintomatica.

“Temo moltissimo per le mie piccole - spiega -. So che il Covid non porta rischi alla piccola che porto in grembo ma, ora dopo ora, la paura continua a salire. Quando questo mostro arriva nella tua vita accade questo : ti svegli una mattina e non hai più i sensi del gusto e dell'olfatto e così che tutto cambia. Il giorno dopo mi sono subito recata in un laboratorio accreditato per sottopormi al tampone e in poche ore ho avuto questo amaro verdetto.

Non so come sia stato possibile, visto che le uniche persone che frequento sono sempre le stesse e che oltre alle visite per la bimba che arriverà non faccio altro. Ma purtroppo è toccato anche a me. Fondamentalmente sto bene anche le bimbe. Ma nella mia testa si affollano pensieri e timori di ogni tipo. Le persone a me care che sono state a contatto con me sono tutte in quarantena. Mio marito è negativo ma la preoccupazione è costante e condivisa per le nostre piccole. Per fortuna solo poche settimana fa ho fatto visite importantissime per la gravidanza. Ora, certo, sarebeb impossibile fare alcuni esami. Resto in casa, isolata, e spero che questo incubo finisca presto”.

Educatrice di professione Marina sta provando a non far vivere il trauma dell’arrivo del contagio da covid in famiglia alle sue piccole. “Mi ha commosso la mia bimba, Astrid, che mi ha chiesto perché avessi la “bua”, come dicono i bambini. Le ho risposto che non doveva preoccuparsi e che sarebbe finito presto tutto. Lei ha pensato di utilizzare i suoi stikers per le ferite e me ne ha messo uno sul piede”. Marina nella sua intervista ha voluto lanciare un messaggio chiaro e diretto: nessuno deve avere vergogna o paura nello scoprirsi positivi a questo virus. Dobbiamo affrontarlo, insieme, e senza inutili paure. Il Covid non è un marchio infamante nella vita di nessuno. Anzi, chi teme per la sua salute deve temere anche per quella degli altri. La rapidità nel circoscrivere i casi positivi resta l’unica arma che abbiamo, Quindi, invito tutti a sottoporsi a verifiche tampone e altri esami qualora ci fosse qualche sintomo, dubbio, rischio. Solo così possiamo vincere il coronavirus”.