Area Pilota e Sistema Territoriale Operativo sui rifiuti sono due tavoli distinti e separati. Un perentorio Rodolfo Salzarulo chiarisce la posizione di una frangia di sindaci altirpini che in occasione della recente assemblea all’Ato rifiuti, hanno abbandonato l’aula facendo venire meno il numero legale per la votazione.
“Un sub ambito a 22 comuni così come suggerito dal presidente dell’Ato Mario Bianchino non è una scelta opportuna, né è attribuibile al percorso dell’area pilota, in quanto mancano all’appello Calabritto, Caposele e Senerchia che sono nell’Ato di Salerno; Villamaina è con l’Ufita e in più c’è Montemarano” spiega Salzarulo. “Detto questo bisogna chiarire che io non ho riserve a organizzare con Montella e gli altri, ma il sistema dovrebbe finire a Conza, e gli altri dovrebbero organizzarsi diversamente perché da Montemarano a Monteverde distano 77 chilometri”.
Sulla stessa posizione di Salzarulo, si è espresso sulle colonne di Ottopagine anche il sindaco di Montella Ferruccio Capone, che ha proposto il suo comune come baricentrico per la costituzione di un secondo Sto altirpino, inclusivo dei comuni della Terminio Cervialto fino a Salza Irpina.
Anche al tavolo del progetto pilota i due sindaci hanno illustrato posizioni convergenti. Entrambi hanno escluso la gestione del ciclo integrato dei rifiuti dal protocollo d’intesa di adesione al tavolo, motivandola però con argomentazioni differenti. Mentre Lioni ha rafforzato la tesi della riduzione delle distanze e la gestione interna a maglie strette del ciclo per ottenere risparmi sulle tasse; Montella ha anteposto la convenzione siglata con Irpiniambiente, che ha ubicato nell’area industriale cittadina un impianto di selezione del secco, con tutti i vantaggi del caso per il comune stesso.
Il braccio di ferro fra i sindaci e la presidenza dell’Ato intanto, resta al centro del dibattito: “Negli ultimi sette anni l’Alta Irpinia è stata costretta ad esprimere grande solidarietà: sono stati chiusi ospedali, il tribunale, uffici pubblici, la ferrovia e tre reti Air. Ci stiamo brutalizzando e alla fine siamo noi gli arroganti” conclude Salzarulo.
Elisa Forte