"A quanto sembra anche l'Ato avrebbe dato l'ok alla realizzazione del biodigestore a Chianche. Credo, però, sia necessario un cambio di rotta: quella zona, ad alta vocazione agricola e vitivinicola, non è adatta ad ospitare un simile impianto".
Così Costantinos Vassiliadis, segretario provinciale dell'Ugl Avellino. "Non sono contrario all'impianto in sé, anzi, credo che, un territorio vasto come quello irpino, ne avrebbe bisogno, anche più di uno, ma, realizzarlo in un'area circondata da vigneti, questo no. Non è una scelta giusta. Nel rispetto dell'ambiente e del lavoro portato avanti con amore e sacrifici da imprenditori locali e dai contadini".
La realizzazione di questo progetto impiantistico - precisa Vassiliadis - ha un’importanza strategica in termini di recupero, riutilizzo e valorizzazione degli scarti e dei rifiuti urbani e vegetali trattati per produrre energia pulita e potrebbe anche tagliare di molto i costi ma - prosegue - potrebbe essere realizzato anche in prossimità di aree industriali abbandonate e lontano da centri abitati e zone di così alto valore ambientale e produttivo".