Nella bozza del decreto legge che istituisce un fondo di 200 milioni di euro a favore dei Comuni ex zone rosse non esiste al momento il nome di Ariano Irpino. Il Governo ha inserito nell'elenco solo le province di Bergamo, Lodi, Brescia, Cremona e Piacenza. Ignorata la richiesta presentata nei tempi e modi giusti, ben articolata nei vari contenuti da parte del commissario prefettizio Silvana D'Agostino, nelle vesti di sindaco della città del tricolle. La prima richiesta in tal senso in Campania a favore di una delle zone più martoriate da questa emergenza.
Una richiesta quella di D'Agostino a sostegno della popolazione e di un'economia in ginocchio che difficilmente riuscirà a rialzarsi dopo questo flagello. Molti imprenditori e commercianti sono sul lastrico. E il vero dramma deve purtroppo ancora arrivare. Lo strumento che ora è in attesa della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e si spera in una modifica in corso d'opera dopo essere stato completamente ignorato dal Governo. Nulla è pregiudicato ancora. La speranza è che sia vera la notizia di una presa di posizione di tutta dell'intera rappresentanza parlamentare campana e irpina, per far si che l'articolo 121 possa essere modificato ed esteso quindi il beneficio a tutti i comuni individuati "zone rosse".
Marcello Luparella, avvocato, già attivamente impegnato nella battaglia nazionale a difesa dei tribunali minori fa questa considerazione:
"La deputazione irpina ci aveva informato, e noi ne avevamo preso atto di buon grado, dello stanziamento di un fondo destinato alle "zone rosse", tra cui anche Ariano. Il fondo c'è, all'art. 121, ma purtroppo è destinato ai Comuni delle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza, vale a dire le zone rosse "originarie", quelle dichiarate tali dal Governo e che beneficiano, nel corpo del DL, anche di altre (giuste) agevolazioni.
Ariano invece, come Lauro (e Sala Consilina, ecc.), non rientra in questa previsione. E ciò purtroppo conferma che la "zona rossa" che ci è stata inflitta, a mo' di cartellino, non ci ha portato e non ci porta particolari benefici, è diversa dalla zona rossa proclamata dallo Stato nei Comuni originariamente colpiti, ed infatti non è stata accompagnata da previsioni particolarmente utili nè in fase di contrasto e monitoraggio epidemiologico, nè in questa fase "risarcitoria". Una zona rossa di serie B, insomma, sul cui carattere esclusivamente cromatico si è già detto molto. Trattandosi di una bozza non ancora pubblicata, vorremmmo sperare che il nostro Governatore regionale si attivi presso il Governo per ovviare a questa grave discriminazione, e che lo stesso facciano i deputati e i senatori di qualunque colore politico, già da subito e comunque in sede di conversione del decreto legge."
"Insieme al segretario della sezione arianese del Pd - aggiunge Guido De Paola - abbiamo avanzato una richiesta più dettagliata al presidente della regione Campania, affinché venisse assegnato un fondo speciale costituito con i Fondi strutturali non impegnati e prossimi al disimpegno automatico, gestito da una struttura snella pubblico-privata, senza le lungaggini regionali. Purtroppo ci siamo abituati ad attendere che qualcuno faccia le cose per noi. Intorno alla richiesta al presidente non si è creato nessun sostegno locale, solo qualche consigliere regionale sta spingendo ancora. Speriamo in un ravvedimento operoso"