Si ripopola il corso Vittorio Emanuele, riecco le macchine nei parcheggi, si rivedono i bus dell'Air. In questo 4 maggio ad Avellino che segna la fine del lockdown, se non è un liberi tutti poco ci manca.
Riaprono bar e ristoranti per ora solo con l'asporto da parte dei clienti, previa prenotazione telefonica o on line. “Finalmente ripartiamo – ci raccontano – è un inizio con tutte le precauzioni e le limitazioni del caso ma ci mancava tutto questo: il rapporto con i clienti, la socialità”.
File davanti agli istituti bancari, alle farmacie e ai negozi di telefonia. I bambini tornano nei parchi, anche se la villa comunale resta chiusa.
Ma c'è anche chi è costretto a tenere ancora le saracinesche abbassate come parrucchieri ed estetisti. Alcuni di loro si sono dati appuntamento a piazza Libertà per un sit-in pacifico di protesta.
“Quando riapriremo troveremo tutto rincarato, senza considerare le utenze che dobbiamo continuare a pagare e i problemi dei dipendenti, che aspettano ancora la cassa integrazione”.