Quei nomi uno accanto all'altro segnati dallo stesso destino

Tanti uomini e donne che hanno lottato in un letto d'ospedale ma non ce l'hanno fatta

quei nomi uno accanto all altro segnati dallo stesso destino

Oggi una celebrazione del Vescovo Melillo per tutti i morti da Covid-19 della diocesi di Ariano Irpino - Lacedonia...

Ariano Irpino.  

Quei nomi uno accanto all'altro segnati, quasi tutti, dallo stesso destino. Sulle tabelle adibite all'affissione dei manifesti funebri, ci sono uomini e donne che hanno lottato in un letto d'ospedale ma non ce l'hanno fatta a sconfiggere il nemico.

Nonne e nonni che avrebbero voluto distribuire ancora insegnamenti, carezze e gesti di affetto. Storie quasi simili di persone partite a bordo di un'ambulanza e mai più ritornate a casa. Rosa, Lucia, Fiorangela, Maria sono i nomi delle ultime vittime. Un elenco di morti salito tristemente a quota 29.

A loro e a tutte le persone venute a mancare negli altri paesi della diocesi,  oggi il Vescovo Sergio Melillo dedicherà una celebrazione alle ore 11.00 dalla Basilica Cattedrale, in diretta streaming visibile sulla pagina facebook della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.

La speranza e il desiderio di tutti è quello di poter organizzare quando le condizioni lo permetteranno, una celebrazione all'aperto, magari nel piazzale del cimitero, per ricordare tutte le vittime, andate via nel silenzio e nella solitudine più totale, senza poter ricevere l'ultimo saluto affettuoso dei propri familiari. Molte di esse come sottolineato dallo psicologo Nunzio Lucarelli, morte di inedia. 

Un vecchio maestro irpino di giornalismo sosteneva che anche su un manifesto funebre a volte c'è una notizia. Mai frase è stata così profetica, e attuale. E i manifesti funebri che da mesi sono affissi con frequenza alle cantonate di Ariano non solo annunciano dipartite quanto lo strazio indicibile ed epocale di una fine in assoluta solitudine e in assenza degli affetti più cari. Il dolore di queste tiepide giornate primaverili resterà impresso a lungo nella memoria collettiva. È un dolore che ci porteremo dentro per chissà quanto tempo ancora. Intanto, i manifesti listati a lutto si sovrappongono. E così le storie di vite spezzate da un virus che resta ignoto e che nel silenzio continua a fare il suo macabro decorso. Quei manifesti sono allora un monito per i sopravvissuti, per gli scampati. Un monito alla responsabilità e al rispetto delle regole. Al momento è l'unico rimedio l'unico antidoto contro il Covid-19.