62 anni, sposato con Elvira Grasso, due figli Emiliano e Dino, 43 anni di contributi e 30 di servizio meticoloso e ininterrotto alle dipendenze dell'Asl di Avellino. Una sorta di istituzione nel distretto sanitario di Piazza Mazzini, un jolly come in una squadra di calcio.
Da oggi va in pensione Filippo Buosciolo. Un lavoratore onesto, preciso e infaticabile che può essere da esempio per tutti in questa ricorrenza del primo maggio. Un'anagrafe vivente. L'ufficio dell'Asl tra i più gettonati, per la scelta del medico ed altri servizi importanti. Sempre disponibile con tutti, anche fuori dal luogo di lavoro. Un'attenzione la sua rivolta soprattutto alle classi più deboli, agli anziani ed ammalati. Era spesso egli stesso a ricordare a qualche utente il rinnovo di pratiche ed adoperarsi per far si che ciò avvenisse in maniera più rapida e snella possibile.
Un fac totum. Il lavoro per lui è stato sempre pane quotidiano, come quello che trasportava con il panificio Angelucci a bordo di un fiorino bianco per tanti anni nelle case, prima di prestare servizio all'Asl.
Da oggi sarà finalmente l'orto, nella verde campagna di Stratola a godere della sua bravura e abnegazione a tempo pieno e il teatro altro sia grande passione nella parrocchia Santa Maria dei Martiri guidata dall'inossidabile Don Costantino Pratola. Ma siamo certi, conoscendo Filippo, che pur lontano da quel luogo di lavoro a lui tanto caro, saprà ancora offrire aiuti e distribuire consigli a tutti.