Secondo sabato in preghiera con la Madonna di Valleluogo

La Madonna appare a Valleluogo e chiede una Cappella indicando il luogo della costruzione

secondo sabato in preghiera con la madonna di valleluogo

Sette sabati in preghiera con la Vergine da dopo la Pasqua fino a Pentecoste

Ariano Irpino.  

 

 

Sorella Nora Cocca Silenziosi Operai della Croce

 

La località di Valleluogo,  è rinomata nella memoria dei nostri cari,con un detto che richiama due elementi primordiali: “Valleluogo, Acqua e Fuoco”. Era considerata una delle zone di Ariano piuttosto aride per un territorio appenninico sassoso, ma nel contempo tale territorio era solcato da un vallone in cui lo scorrere violento dell’acqua permetteva l’esistenza dei mulini, lungo il suo percorso,di cui tuttora ci sono i segni. Tali mulini servivano per macinare il grano ed altri cereali.  Inoltre l’abbondanza dell’acqua favoriva una vegetazione arborea che forniva legna da ardere per l’inverno.

In questo luogo bello (belli loci) la Madonna decide di apparire sul torrione del mulino. Un luogo isolato, fuori dalle vie di comunicazione con  sentieri percorribili solo a piedi o su degli asini , fino agli anni sessanta. La Madonna ha un programma : far diventare quel bel luogo un oasi di preghiera ove Lei manifesta l’amore per i Suoi figli andando in loro aiuto. E così avviene. La pastorella guarita è la portavoce del messaggio divino ed il santuario prende forma. La gente accorre, e  lo spazio per il culto aumenta. La Madonna va incontro alla pastorella nel luogo a lei familiare, il mulino della sua famiglia, che si trova in un luogo scosceso del vallone. La cappella deve essere costruita in un luogo più pianeggiante, di fronte al mulino. Ecco allora che in uno dei canti popolari , durante il pellegrinaggio, così veniva invocata: “Maria di Valleluogo ca a li mulina sti, ti vinimo a visità, tu la razia ci l’ara fa”.

Ricordi: Nell’estate di qualche anno fa, in una domenica pomeriggio, prima della preghiera del rosario arriva una signora anziana accompagnata dai nipoti. Entra nel santuario , si mette in ginocchio e ,assorta, comincia a pregare con gli occhi rivolti alla Madonna. Resto colpita, al termine della sua compita preghiera  , mentresi reca al mulino spiegando ai nipoti la storia delle apparizioni,la seguo  e le chiedo da dove viene. Lei mi racconta di essere di Vallata , era molto devota alla Madonna di Valleluogo. Sin da bambina veniva in pellegrinaggio a Valleluogo con i genitori ed un gruppo di persone del suo paese. Partivano durante la notte ed il viaggio era lungo.Pregavano durante il tragitto ed era grande il desiderio di venire  ad incontrare la Madonna, tanto da affrontare il disagio del lungo viaggio a piedi.

Un cuore semplice esprime un desiderio grande:

A me vieni allor ch’è sera quando spunta l’alba in Ciel; ed al suon di mia preghiera tu mi chiami , tuo fedel. O Maria, o Maria.

La Madonna di Valleluogo deve rischiarare il cieco intelletto del pellegrino, affinchè, dissipate le tenebre dell’ignoranza egli  possa conoscere meglio la grandezza infinita del Signore e Maria possa chiamarlo “mio fedele” allorquando la preghiera diventa il dialogo privilegiato con Lei.

Da quella cappella, ora Santuario, si irradiano grandi ideali di spiritualità. Trasformare la propria vita con l’intercessione di Maria. Sentirsi in dialogo con Lei. Accogliamo questo invito perché  ci farà stare bene.

Da sabato 18 aprile è iniziata la novena in preparazione alla festa della Madonna di Valleluogo. (17.00 santo rosario, 17.30 santa messa e novena). La novena in preparazione verrà svolta durante i 7 sabati prima della Pentecoste.