Ariano non è più zona rossa. Proroga scaduta, ma le restrizioni restano. Niente più blocchi presidiati dalle forze dell'ordine ma i controlli non cesseranno e le misure resteranno comunque rigide fino al prossimo 3 maggio.
Resta attivo il divieto assoluto di uscire dalla città se non per motivi di lavoro o di salute, sempre munendosi di apposita autocertificazione. E' vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto, restano sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari, di prima necessità. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari e assicurativi. Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti). Come pure quelle di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) con possibilità solo di consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto a partire da lunedì prossimo.
Nelle ultime 48 ore, 15 squadre di volontari su disposizione della Regione Campania, hanno provveduto a distribuire mascherine nelle abitazioni su tutto il territorio di Ariano Irpino. Ben 18.000 in confezioni sigillate, contenenti due dispositivi, da distribuire ai circa novemila nuclei familiari censiti all’anagrafe comunale. Ma allo stato attuale risultano ancora molte zone scoperte, dalle periferie, zone rurali, al centro.
E il Comune fa sapere: "Le famiglie che non avessero ricevuto, per qualsivoglia ragione, le mascherine , potranno telefonare ai numeri 0825.875142 0825.875232 per concordare la consegna presso il proprio domicilio. Si confida nella consueta collaborazione di tutta la popolazione, ricordando che fino al prossimo 3 maggio sussiste l’obbligo di permanere nelle proprie abitazioni, di rispettare le misure di distanziamento sociale e dell’uso delle mascherine in occasione delle uscite consentite."
I commenti
Marcello Luparella avvocato
Ariano da mezzanotte non è più zona rossa. Finisce la più stupida pagliacciata di questa terribile emergenza. Per un mese e mezzo noi e le nostre imprese, i nostri prodotti, le nostre aziende agricole siamo stati schedati, guardati con sospetto, evitati. Il tutto senza che si facesse nulla, ma proprio nulla, per capire qualcosa sull’origine del contagio, sulla sua diffusione, su ciò che sarebbe stato necessario fare per debellarlo. Oggi non sappiamo se l’emergenza è superata, e se la nostra città è finalmente in sicurezza. Peró stamattina ci sono state consegnate due mascherine monouso a famiglia. Due. Monouso. Anche per le famiglie di sette persone. Mascherine insulse, non a norma, di un materiale non meglio identificato, che se ce le avesse vendute a due euro un qualsiasi farmacista avremmo potuto denunciarlo per truffa. E allora è tutto a posto, grazie a quelle due mascherine da domani il marchio non ci sarà più, ma noi saremo costretti ugualmente, e giustamente, a restare in casa, perché le norme di c.d. distanziamento sociale non c’entrano niente con la zona rossa. Le anime semplici esultano. Sono quelle che ragionano (si fa per dire) per partito preso, e che sono obbligate, loro sanno perché, a difendere una tesi precostituita, a prescindere. Intanto stasera Ariano registra altri due casi. Ma a noi che ci frega? Non siamo più zona rossa! Mica so’ io Pasquale!
Enrico Franza ex sindaco
Terminata la zona rossa. 23 aprile, è la mezzanotte di un nuovo giorno che guarda al futuro, ma che non potrà cancellare il passato. Il passato di 38 lunghi giorni, durante i quali la nostra città ha pagato a caro prezzo in termini di vite umane questa crisi sanitaria. Cosa è rimasto, cosa rimarrà nella nostra memoria, se non il senso di una comunità che si è stretta nel dolore per la perdita dei propri cari e che saputo reagire con grande dignità e responsabilità, tessendo una vasta tela di solidarietà e altruismo. Queste ultime, e non altre, le vere chiavi di lettura che ci consentiranno nei prossimi giorni di leggere questo momento storico senza buonismi, ma ascrivendo responsabilità e meriti nella conduzione di questa emergenza.
Da domani, ben poco cambierà. Non potremo tornare a riabbracciarci, continueremo a restare in casa e a rispettare tutte le prescrizioni ministeriali, con la consapevolezza, tuttavia, che il 23 aprile segna soltanto un primo passo, e nella speranza che ad esso ne seguano ulteriori in termini di risposte chiare e rassicuranti da parte delle nostre istituzioni riguardo al piano di azione che si intenderà adottare a tutela del nostro futuro.
Le luci di Ariano ritorneranno ad accendersi e gli arianesi ritorneranno nelle loro strade, uniti in un solo grido: "Non abbiamo mollato". Ariano, come ebbi a ricordare, non è la città della zona rossa, bensì della resistenza.
Alessandro Ciasullo ex consigliere comunale
Ariano non è più zona rossa. Per la forza degli arianesi e per quanti hanno sostenuto gli arianesi. Questa notizia non ci libera dalla catena più grande che è questo virus assurdo di cui ci ricorderemo per i giorni a venire ma restituisce una certezza: la serietà e la compostezza della nostra comunità. Ci sono stati i porta seccia anche ad Ariano, un saluto di buona liberazione anche a loro.
Carmine Grasso ex consigliere comunele e chirurgo ospedale Frangipane
Una nuova alba ad Ariano! Inizia la ripartenza. I cittadini Arianesi si sono guadagnati la revoca della zona rossa grazie alla loro indiscutibile disciplina. L'osservanza incondizionata delle regole di contenimento e distanziamento sociale ha portato ad una riduzione della contagiosità e delle nuove contagi Covid-19 che ha fatto guadagnare questo importante traguardo che aveva discriminato gravemente la comunithà creando anche danni sociali ed economici che ci auguriamo di recuperare al più presto. Il danno più più grave, che pochi citano, è il prezzo pagato in termini di vite umane (21 morti Covid ufficiali ad oggi, più almeno dieci morti non diagnosticate con tamponi, ma riportabili alla grave patologia virale!). Quest'ultimo è un danno non recuperabile! Adesso ritengo si debba continuare a tenere alta l'attenzione ed ancora più creare una barriera sanitaria. In grado di prevenire e proteggere da una non auspicabile ripresa dei contagi. Forza Ariano.
Crescenzo Pratola ex assessore comune Ariano Irpino
Non sprechiamo il sacrificio fatto in questo mese trascorso.Il nostro senso di responsabilità ha ridotto il numero di contagi ma non ha annullato la possibilità d'infezione. Pensiamo a quanti sono ancora in ospedale a lottare contro il virus, alcuni da oltre 40 giorni. Rispettiamo le regole dettate così come le abbiamo applicate in questo periodo di "zona rossa".
La riflessione attenta di Fabio Gambacorta
Come tutte le mattine precedenti anche stamattina gli arianesi si sono alzati, hanno indossato guanti e mascherina che già avevano provveduto a procurarsi da se, si sono recati a fare le proprie commissioni rispettando gli ingressi scaglionati e le distanze di sicurezza. Ma non siamo più in Zona Rossa.
Con ordinanza regionale da lunedì 27 aprile sono concesse le consegne a domicilio da parte di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie. Quindi cosa cambia senza Zona Rossa? Cambia che già da oggi, le attività di categoria che lo vorranno, potranno cominciare a prepararsi a questo primissimo spiraglio di luce che comincia lunedì, cosa che sarebbe stata difficile, se non impossibile, in regime di restrizione di Zona Rossa. Già solo la possibilità, il pensiero, di potersi riattivare oggi, credete sia poco per negozianti e piccoli artigiani? Quindi, quello che ci serve è ottimismo, obiettività, altruismo. La solidarietà è anche saper comprendere le ragioni degli altri e sostenerle, il tifo da stadio conserviamocelo per tempi migliori, solo così possiamo cominciare a pensare di potercela fare davvero. Auguri a tutti e Forza Ariano.